23 ottobre 2007

Arrestate il vandalo!

Ora che i riflettori si sono spenti, che l’attenzione mediatica è andata scemando, ora lo possiamo dire con forza e convinzione: arrestate quel vandalo!!! Prendetelo e sbattetelo in galera, insieme a lavavetri e immigrati, a compensare il nostro essere di sinistra cosi tanto di destra.
Perché ha ragione quella buona donna del vicesindaco di Roma, Garavaglia: chi ha compiuto quel gesto "è privo non solo di amore per l'arte, ma anche per la città che rappresenta il suo Paese".
E ha ragione anche il sindaco Veltroni, neosegrdelPd, quando ha detto che è stato "un gesto estraneo alla cultura democratica"; mica l'hanno messo ai voti o c'hanno fatto le primarie per deciderlo.
E ha ragione anche il ministro dei beni culturali già sindaco di Roma, Francesco Rutelli, a esprimere "indignazione e preoccupazione per il gesto intollerabile e irresponsabile di vandalismo alla Fontana di Trevi".
E meno male che il sovrintendente La Rocca "accorso immediatamente" ci ha sollevato e rassicurato perché "il danno arrecato non sembra grave".
E ha ragione l'assessore capitolino alla sicurezza Jean Leonard Touadi che ha assistito a tutte le operazioni di pulitura e noi non ci siamo mai sentiti così sicuri a Roma, nonostante i romeni che pestano Sposini. E ha ragione anche l’assessore alla cultura Silvio Di Francia quando ha detto che però resta lo "sfregio a un patrimonio dell'umanità", e lo ha detto (scrive l’Ansa) "scuotendo il capo", e questo scuotimento noi lo facciamo nostro.
E ha ragione persino quell’arzilla vecchietta della Ekberg, risuscitata dalla naftalina, a farsi interprete dello sgomento di noi romani e a dire forte e chiaro che "è stata un’offesa alla città".
Insomma hanno ragione tutti. Ma alla fine non abbiamo ancora capito a quale atto vandalico si riferivano. Se a questo attimo di pura poesia futurista, di fantasia elettrizzante, di ironia e colore...
...o a questo cesso di snobismo culturale che da mesi ha trasformato uno dei monumenti più belli di Roma nella boutique di Valentino...

Perché l'overdose di manichini impiccati e di plexiglas, dopo aver distrutto l'Ara Pacis con l'ecomostro di Meier, è qualcosa di più di un atto vandalico: è un atto di reiterata imbecillità. E allora, noi che siamo uomini di ordine e legalità concordiamo. Arrestate il vandalo!! Ma arrestate quello giusto. Non quel povero e geniale diavolo che vedete lassù. Parlavamo del vandalo che vedete quaggiù...

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28 Comments:

Blogger Paolo said...

Un arresto fantastico :) .
cari saluti!

ottobre 23, 2007  
Anonymous Anonimo said...

Un caro saluto.

ottobre 23, 2007  
Anonymous Anonimo said...

Qualcuno mi sa spiegare chi sono i 160 firmatari? Qualcuno lo conosco ma intendo dire: Perchè sono così importanti? Perchè proprio loro? Cosa hanno che io e atri italiani non abbiamo, a parte il fatto di aver firmato qualcosa che nè io nègli altri italiani nabbiamo firmato?

ottobre 23, 2007  
Anonymous Anonimo said...

Scusate se non centra nulla col resto. Penso sia comunque uno spunto interessante.
Navigando in internet ho trovato questo:

"Qui da noi l'uomo è un oggetto,una merce,che tende a vendere se
stesso al miglior prezzo possibile in qualunque momento della sua
vita:quando offre la sua forza lavoro,quando cerca moglie,persino
quando si veste.Da noi c'è una divisione netta fra concetti come
bene,moralità e rapporti di produzione.In Cina invece il mangiare,il
bere,ilvestirsi,i principi morali sono tutt'uno.C'è una concezione
profonda della vita che determina tutto quanto.C'è l'uomo nuovo perchè
c'è una filosofia nuova". (Dario Fo,"Panorama",25 settembre 1975).

Dario Foe in quegli anni elogiava apertamente Mao...

Ma il massimo lo raggiunge Cristicchi, vincitore del festival di San Remo, che tuttora, nel 2007(!!! DUEMILAESETTE !!!), nella homepage del suo sito riporta:

"Il fiore che sboccia nelle avversità è il più bello e profumato di tutti" (Mao)

Ed io che ingenuamente pensavo che l'essere definito intellettuale implicasse una qualche
facoltà intellettiva...

ottobre 23, 2007  
Anonymous Anonimo said...

Devo dire che anche una laicista mangiaembrioni come me ha trovato bellissima quella fontana di Trevi rosso-sangue...Oltre all'impatto mediatico di migliaia di foto in tutto il mondo per rilanciare qualcosa di noto sotto altre spoglie...
Sono imbarazzata da questa comunanza di idee con l'Anarca...(eppure in 'sto blog manca qualcosa....)

ottobre 23, 2007  
Anonymous Anonimo said...

L'acqua rossa della fontana di Trevi e la statua del dio Anubi sul Tamigi hanno qualcosa in comune: un'aspettativa.

Per questo la loro ragione è futurista.

ottobre 23, 2007  
Blogger Nessie said...

A me invece non è piaciuta la trovata. Forse perché il rosso lo trovo un colore inquietante ;-) Alla Dario Argento.
Cmq stride lo spirito forcaiolo e doppiopesista dei nostri grandi luminari. Scommetto che dei due romeni che hanno aggredito Sposini strappandogli l'orologio diranno che non si deve generalizzare.

ottobre 23, 2007  
Anonymous Anonimo said...

Nessie, anche il dio Anubi sul Tamigi è inquietante.

E l'inquietudine, di solito, riguarda il furturo.

ottobre 24, 2007  
Blogger Unknown said...

E' stato un bel gesto lirico, elettrizzante, del quale ho apprezzato le motivazioni, che ho potuto ascoltare dalla lettura del volantino e dalle dichiarazioni del presunto colpevole (vero personaggio romantico). Mi e' piaciuta la gestione del gesto, sostanzialmente innocuo, il coraggio mostrato nell'affrontare la condanna conformista che sarebbe arrivata anche dalla propria parte. Il Fanfarone, biografo di Marinetti, subito interpellato per certificare la ortodossia futurista del gesto, non ha capito che il rosso non era diretto contro l'opera in se, bensi' contro l'abuso, il marketing, l'ossessione materiale e innaturale con la quale la Roma moderna, affaristica, consensuale, lobbistica, stupra quotidianamente la sua arte, a vantaggio suo e per la contentezza del popolo beone.

ottobre 24, 2007  
Anonymous Anonimo said...

Per me il tipo ha decisamente sbagliato obiettivo. Il vero gesto futurista sarebbe stato da rivolgere contro lo scatolone di Meier, non contro la fontana di Trevi. Che c'entra la fontana di Trevi, esempio di bellezza? E' un messaggio sbagliato. Il brutto che offende Roma è Meier. E' contro il brutto (e contro la sinistra che gli ha dato spazio) che va rivolta la controffensiva.

ottobre 24, 2007  
Blogger Martin Venator said...

Ciao Paolo, fai un fischio quando trovi il bosco!

Salvatore, un saluto a te. Ti siamo vicini. Sono tempi difficili questi. Quando l'ombra avanza bisogna serrare le fila, battere la lancia sullo scudo e non cedere alla paura. Lo insegni tu a me. Ce l'ha insegnato Fabrizio... Un abbraccio.

Inyqua, ricordi Drieu de L'uomo a cavallo? "Il nemico è colui che sta vicino al cuore".

Anonimo, aspettativa e futurismo. Ottima intuizione...

Nessie, il rosso è il colore di Roma, la porpora dei suoi tramonti, delle sue legioni, e della Chiesa universale. Non te ne dolere... i segni vanno sotto le miserie della storia :-)

Pietro, faccio sempre più fatica a trovare qualcosa che non condivido, in quello che scrivi. Aspetto un tuo blog...

Vincenzillo, non era un gesto contro... era un gesto per...

ottobre 24, 2007  
Anonymous Anonimo said...

Gentile autore,

ti comunichiamo che il tuo post, ritenuto particolarmente valido dalla nostra redazione, è segnalato nella homepage della Tv della Libertà, all'interno della sezione dedicata alla blogosfera.

Il fine è quello di segnalare ai nostri lettori i contenuti più validi rintracciati nella blogosfera, soprattutto sugli argomenti che saranno oggetto delle nostre inchieste.

Nel caso tu fossi contrario a questa iniziativa, ti preghiamo di segnalarcelo via e-mail a questo indirizzo chiedendo la rimozione del tuo post. Provvederemo immediatamente.


Distinti saluti,

La Redazione-web della Tv della Libertà.
web@latvdellaliberta.it

ottobre 24, 2007  
Anonymous Anonimo said...

martin (o anche pietro che sembra averlo capito) è stato un gesto "per" che cosa?
Perché io sinceramente non l'ho capito.

ottobre 24, 2007  
Anonymous Anonimo said...

specifico che pietro l'ho letto ("contro l'abuso, il marketing, l'ossessione materiale e innaturale con la quale la Roma moderna, affaristica, consensuale, lobbistica, stupra quotidianamente la sua arte, a vantaggio suo e per la contentezza del popolo beone.")

Ma lo "stupro" di cui si è resa colpevole la "Roma moderna, affaristica, consensuale, lobbistica" è rappresentato da Meier, non dalla fontana di Trevi.

ottobre 24, 2007  
Blogger Unknown said...

Vincezillo,
se quella secchiata di anilina l'avesse buttata Christo (Christo Vladimir Javacheff) a spese dell'Assessorato ai Beni culturali, in collaborazione con la Camera di Commercio e Artigianato, nel quadro delle manifestazioni per la celebrazione dello stilista Tale, con il Patrocinio di Questo e di Quello e il sostegno finanziario di XYZ Bank, KKK Leasing e WWW Assicurazioni ... (invece che un cristo qualsiasi), oggi non staremmo qui a discutere di un vandalismo sacrilego ma di una grande Festa dell'Arte, di una incredibile performance che avrebbe visto come protagonista la citta' con la partecipazione entusiasta della popolazione.
Di una grande occasione per Roma di tornare ad essere traino della avanguardia artistica contemporanea, di vestire nuovamente i panni di una grande citta' europea, sede di eventi significativi etc. etc. etc.
Articoli, servizi, conferenze stampa si sarebbero prolungate per giorni, ci sarebbe scappata anche una diretta su RAI 3 Regione, Sgarbi avrebbe sbraitato puntuale come una sveglia il lunedi mattina e qualche trippone del TG1 sarebbe andato in giro a sleccazzare il genio artistico di turno che chiaramente sarebbe stato ospite di Fazio il week-end successivo.
Il poveraccio di Trevi ha invece messo splendidamente in cortocircuito su se stesso tutto questo, lo ha fatto implodere, lo ha elevato a ridicolo con un gesto minimalista (senza sponsor e collaborazioni), lo ha volgarizzato, senza alcuna violenza, con tutto il suo seguito di personaggi parolai ... ed e' stato per questo elettrizzante e altamente estetico.
Comprendi adesso che non poteva "prendersela" con qualcosa? Poteva solo esasperare il processo tipico, portarlo in fibrillazione, girare al massimo le manopole, rendendone visibile a tutti i contenuti falsi, conformisti, contradditori e tragici quando, come a Roma, vengono vissuti sullo sfondo di una citta' in decadenza cieca.

ottobre 24, 2007  
Blogger Chris said...

Dio quanto hai ragione! Ogni volta che passo fianco all'Ara Pacis mi piange il cuore nel vedere quello scempio di "campana" a ricoprire davvero uno dei più bei monumenti di Roma . Nulla contro la professionalità e la classe di Valentino Garavani,ci mancherebbe altro, ma era proprio necessario "infilarlo" in un contensto del genere? L'installazione dei manichini ha di fatto procurato sia lo svilimento dell'Ara Pacis che degli abiti di Valentino che adesso invece sembrano più vestiti da bancarella piutosto che "tagli" d'alta moda. Purtroppo Veltroni ci ha abituato a questo e ad altro.

ottobre 24, 2007  
Anonymous Anonimo said...

pietro, evidentemente abbiamo un'idea diversa di quelli che oggi sono i linguaggi, gli obiettivi, il pubblico, per messaggi di quel tipo.
Per te è giusto il "cortocircuito" intellettuale, per me invece la denuncia esplicita. Per te è bene usare un linguaggio certamente provocatorio, ma riservato a pochi eletti, perché il 99% della gente (me compreso) o si fa una risatina o si indigna o semplicemente non capisce. Per me invece serve un linguaggio più semplice, più diretto, comprensibile subito per tutti i mortali: con la vernice rossa copri direttamente i simboli dell'obbrobrio, per esempio oscuri le vetrate dell'edificio di Meier-Veltroni.
Troppo banale?

ottobre 24, 2007  
Blogger Utopia said...

la fontana con l'acqua rossa è figa!
e poi direbbero lo stesso su Dio che colorò il Nilo?

ottobre 24, 2007  
Anonymous Anonimo said...

Sinceramente non riesco ad apprezzare il gesto della fontana di Trevi. Se fossimo stati in un altra epoca, meno piena di "espressioni murali" e altra "arte" gridata su muri, autobus e ogni piccola area libera, forse avrei visto il romanticismo dell'atto, la sua forza trasgressiva. Il messaggio sarebbe stato pieno di significato e non un banale vandalismo. In questo mi trovo d'accordo con Vincenzillo. Ho idea che la banalizzazione di questa trovata la vedremo presto nell'emulazione idiota e bovina da qualche altra parte e, magari, anche con veri danni.

Fermo restando quanto detto... il rosso si addice alla fontana di Trevi! Un applauso a Martin per la genialità dell'accostamento al vero vandalismo perpetrato all' Ara Pacis nascosta da quella scatola molto simile a una stazione d'imbarco per traghetti. Veltroni non è solo un vandalo, ha infangato un'area sacra, prima con la costruzione e poi con il suo "polo museale" in cui tutti possono finalmente fruire chiassosamente e ignorantemente di un luogo che fino a poco tempo fa era riuscito a conservare, mischiandosi ad altri monumenti un po' defilati, la sua solennità. Ahime, questa deturpazione è, invece, permanente.

ottobre 24, 2007  
Blogger Lucius de Geer said...

Stesso post...mi sono permesso di iniziare linkandoti!un abbraccio Maritn.

ottobre 25, 2007  
Anonymous Anonimo said...

Ricordate Gianburrasca? Lo scherzo dell'anilina nella minestra? Era lo stesso rivoluzionario ribellarsi al grigiore del conservatorismo sinistroide, là il nemico era l'opprimente collegio, qui l'opprimente cappa culturale veltroniana...w gianburrasca cecchini!

ottobre 29, 2007  
Anonymous Anonimo said...

Come in tante cose, la sinistra non è maggioritaria in questa nazione.Il gesto provocatorio di rosso è piaciuto a molti.Come non sta piacendo una sinistra che pensa sempre che "il problema è un altro". E non risolve mai i suoi colori. EMANUELE alias FILOTTETE MANFREDI

ottobre 30, 2007  
Blogger Roberto Alfatti Appetiti said...

Mi sono permesso di citare vossia sul Secolo d'Italia.
A presto.

http://robertoalfattiappetiti.blogspot.com/2007/10/il-rosso-trevi-ha-colonizzato-la.html

ottobre 31, 2007  
Blogger xgeorge79 said...

Ciao Martin,
finalmente rieccomi qui sul tuo blog, e leggerti di nuovo è rinfrancante, specie in un posto come questo.
E mi scappa da ridere, un po': son passato decine di volte all'orrore della "pompa di benzina americana" dell'Ara Pacis e ti dirò....orrore per orrore, la mostra di Valentino è perfetta lì. A me fa solo ridere (e di gusto), un altro mio collega evita di passare di lì perché gli scoppia la bile...poverino, non ha capito ancora cosa è il business alla selvaggia. Ma sta aprendo gli occhi.
L'anilina nella fontana comunque è geniale: meglio quella che, di solito, bande di delinquenti che si tuffano per raccattare il soldo a mo' di pesce.
Cromaticamente parlando poi, il rosso era perfetto e donava alla fontana un'aria metafisica. Futurista direi di noi, metafisica senz'altro.
Pietro ha perfettamente ragione: una secchiata così fatta da Christo o anche dalla Beecroft (con qualche modella anoressica seminuda di contorno) sarebbe stata pagata migliaia di euro, col patrocinio della Camera del Commercio, il Comune, la Regione e pure qualche articolo pesante di Politi su FlashArt.
L'ha fatta un povero ribelle attempato, con pure l'aggiunta di non essere sinistrorso.
E, danno alla beffa, con un volantino in cui evidenziava l'orrenda spesa di denaro per una "Festa dei Pensionati Storici" di cui tutti noi, invece, dovremmo andare più che fieri.
Povero c(h)risto, mi verrebbe da dire...
A presto Martin!

PS: Vorrei mettere il link del tuo blog al mio su strawberry-studios.eu, dimmi se per te è ok.

novembre 01, 2007  
Blogger Mr. Nik™ said...

il problema del raid colorante alla Fontana di Trevi non è il vandalismo... è la pubblicità... sì, perchè quell'atto (e tutta la risonanza mediatica che gli è stata data) è uno spot pro-fascismo

ah, ma dimenticavo, per voi non è un problema, è una speranza...

novembre 28, 2007  
Blogger Unknown said...

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Blogger Unknown said...

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