05 maggio 2006

giorgia meloni… la sfida alle stelle!

“Lui si sentiva vivo come non mai e fremente di gioia, fiero di aver domato la paura. Poi, senza indugio alcuno, si attillò le ali al corpo e si scagliò a capofitto. Stava volando a perpendicolo a ben duecento e quattordici miglia all’ora. Deglutì. Se gli si spalancano le ali, addio, di lui non rimarrà che un milione di pezzetti di gabbiano. Ma la velocità era potenza, era gioia, era bellezza (…) Non poteva fermarsi (…). Allora chiuse gli occhi”.
(Richard Bach – il gabbiano Jonathan Levingstone)

E’ piccola, piccola tra tutti quegli onorevoli grandi, grandi. I nomi illustri, gli sguardi severi; c’è chi la scruta con sufficienza, chi con curiosità… chi con quel misto di arroganza e invidia che rende vivace la lotta contro il mondo; è immenso pure il Transatlantico… al suo confronto sembra una piazza d’armi.

“Piacere, sono Stefania Craxi, ti ho votata”.
“Ciao, volevo conoscerti sono Miccichè, ti ho votata”. E lei lì, a stringere mani, a regalare sorrisi, a dosare l’ironia.
“Romano…ti volevo presentare una persona... Zzzzzzzz.... Romano? Psss, Romano?...ehi Romano sveglia, sono Fini!… Volevo presentarti Giorgia Meloni!".

Giorgia dalla Garbatella, quartiere rosso de Roma, dove chi fa politica dalla parte sbagliata sopravvive all’odio e alla violenza; dove solo poche settimane fa tre ragazzi di destra hanno avuto la testa aperta dalle spranghe di quei figli della borghesia arcobaleno… nella Roma silente del letargo veltroniano.
Giorgia dalla Garbatella, quartiere anche un po’ nero de Roma, dove la politica è passione, amore, radicamento. Giorgia, che a 15 anni sceglie di entrare in una sezione del Msi... senza un perché... o forse con tanti perché. Giorgia nel movimento studentesco, a liberare la cultura e a immaginare una scuola diversa, pensata e sognata per chi vuole un futuro... oltre i grigi signori dell'utopia. Giorgia, in prima fila per i diritti dei popoli: dai Saharawi, all’Irlanda. Giorgia nelle battaglie per la vita con
dignità, coraggio e intelligenza.
Giorgia Meloni: a 21 anni la più giovane consigliera provinciale d’Italia, a 25 la prima ragazza a guidare un’organizzazione giovanile, a 29 la più giovane vicepresidente della Camera.
E oggi lei è la nuova scommessa "futurista" che la destra lancia; come quando Marinetti giocava col destino e con l’età:"I più vecchi di noi hanno 30 anni: eppure noi abbiamo già sperperato tesori, mille tesori di forza, di audacia, di astuzia e di rude volontà; li abbiamo gettati via impazientemente, in furia senza contare, senza mai esitare, senza riposarci mai, a perdifiato".
Quando abbiamo saputo la notizia… eravamo insieme a tanti altri nel "cenacolo dei cercatori insaziabili". Lei è arrivata scura in volto, tesa, impaurita, come gettata dentro qualcosa d'indefinibile. L’ombra che non si modella fa paura. C’è qualcosa di immenso nelle cose inaspettate: il fatto che sembrano un dono…e forse lo sono. La vera sfida sarà tutta qui. Certo, i regolamenti della Camera, i cavilli giuridici, i tranelli degli "inciucioni" di professione, ma la sfida per Giorgia sarà in quel dono da accettare ma pronto ad essere restituito, nel senso della misura di ogni cosa, con l’ironia verso sè e la consapevolezza del dovere verso l'intera comunità nazionale. Se saprà dimostrare che il senso dello Stato non sta nei vegliardi imbroglioni che presiedono assemblee, negli eloqui raffinati dei nostalgici della guerra civile, ma in chi sa amare questo Paese e donarsi; in chi sa ricordarlo antico e pensarlo moderno... se saprà fare questo avrà vinto la sfida e avremo vinto noi.

E allora... alla nostra piccola grande Giorgia, perchè il sorriso di Paolo ti accompagni, perché la voce di Mak ti sussurri e ti rassicuri, perché quel maledetto anello del potere cada nel fuoco, perché tu sappia conservare l’ironia e quel salutare senso di precarietà che ci ha fatto sempre vincere le sfide impossibili. Via dalle lusinghe e dentro la vita ...per non diventare come loro. A Giorgia, perché un abbraccio più grande del mondo ti arrivi da tutti noi. C’è ancora tanta strada da fare… senza timore, spaccando in mille pezzi la paura perché quello che conta, vada come vada, è già nel nostro cuore: "scopri quello che conosci già… allora imparerai come si vola".

34 Comments:

Anonymous Anonimo said...

in bocca al lupo piccola grande Giorgia!
Carlitos

maggio 05, 2006  
Anonymous Anonimo said...

E così il partito che secondo alcuni merita già la morte civile in quanto troppo 'a destra' nel mondo moderno che va (?) verso il 'liberale', come al solito se ne sta un passettino davanti a quelli che dicono dicono e poco fanno...E questa piccoletta mi pare avere una bella grinta...A lei ed alle donne orgogliosamente di destra i miei auguri di oggi ('Ei fu, siccome immobile...')!!!

Ciao Anarca...

maggio 05, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Da enfant prodige contro Berly a custode del Palazzo d'inverno dove sventola (ahimè) la bandiera rossa del compagno Fausto. Grande Giorgia! E grandi tutti noi!
Il destino è bizzarro, si diverte a giocare con le stelle mentre noi, piccoli piccoli (quaggiù sulla terra) ci affanniamo a capire, a interpretare, a gestire... a governare. E' la magia del fare, "analnatrac"...
L'importante è non farsi schiacciare dai fardelli, restare se stessi, con allegria e leggerezza. E al diavolo i complottisti e quelli che "l'avevano sempre detto...". Che i tuoi angeli (quelli che porterai in "delegazione" nel nuovo ufficio a Montecitorio, vero?) ti facciano da bussola (non l'anarca), e gli occhi di Poldo ti facciano compagnia, cialtrona, quando arriveranno i pellegrinaggi dei coglioni. In bocca al lupo, Giorgia. E mi raccomando niente foulardini alla Pivetti!

maggio 05, 2006  
Anonymous Anonimo said...

incredibile: sul tuo blog sembra che Poldo la guardi.

maggio 05, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Finalmente una bella notizia!

maggio 05, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Grande Presidente, orgoglio di tutti noi! GM

maggio 05, 2006  
Anonymous Anonimo said...

A Bussola, stà botta mi hai quasi commosso.

maggio 05, 2006  
Blogger akelathewolf said...

Sta piccola Gabbiana che sale sale verso il cielo... ...noi lupi della parte opposta di Roma, che l'abbiamo sempre guardata con rispetto e ammirazione, che l'abbiamo sempre seguita con ordine e devozione, oggi siamo fieri di essere rappresentati da lei. Noi che siamo lupi, animali dal pelo irsuto e non dal piumaggio candido... ...abbiamo messo le ali al cuore grazie alla nostra piccola, grande, immensa della "Garbanza". Saremo sempre pronti a fare branco intorno a lei... dai Gabbiana..andiamo lassù, lassù, lassù...oltre le stelle...

maggio 06, 2006  
Blogger Otimaster said...

Un in bocca al lupo alla Meloni e un abbraccio a te.
Buon fine settimana Martin

maggio 06, 2006  
Anonymous Anonimo said...

va be sara figo vedere bertinotti e
la meloni insieme.......una bella coppia.

maggio 06, 2006  
Anonymous Anonimo said...

La incontrai tanti anni fa alle mie prime riunioni studentesche...vederla ora vice presidente della camera provoca dentro di me un misto di incredulità ed entusiasmo, di gioia e curiosità.
Di sicuro mi diverte da morire sentire gente che critica questa scelta, che si chiede come farà una ragazza alla sua prima legislatura a tenere a bada ex ministri e potenti vari...
Che uno dei primi veri segnali di svecchiamento di questa politica dei "sempre gli stessi" sia stato lanciato oltrechè da una "comunità" che questi segnali ha nel dna, anche da un partito un pò fermo negli ultimi anni, mi ha regalato la sensazione di nn aver buttato un voto, e mi ha reso forse un minimo anche orgoglioso.

bye bye urso bye bye

maggio 06, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Ho seguito in tv il discorso d'insediamento alla presidenza della camera, tenuto da Fausto Bertinotti. Ebbene, l'ho molto apprezzato: una prima parte più di circostanza, direi, istituzionale, in cui si fa riferimento al passaggio di consegne, con tanto di apprezzamento a Casini (ma era necessario?), si fa una sorta di appello all'unità (crecare di ricostruire la frattura creatasi tra il "paese reale e le istituzioni"), alle aperture (questo già più di sinistra come argomento) nei confronti delle minoranze (poi specifica "di genere", con implicito riferimento ad un suo deputato: Vladimir Luxuria), di chi la pensa diversamente, e naturalmente dell'opposizione. Fin qui da rappresentante istituzionale, con un occhio alle sue posizioni politiche. Succesivamente il discorso prende una piega molto più politica, con forte sottolineatura della matrice partigiana del 25 aprile, con citazioni tanto dirette quanto radicalmente di sinistra (straordinario il passo del "pellegrinaggio verso le montagne, le carceri, dove sono morti i nostri partigiani"). Altrettanto importante, di sinistra, è stato il riferimento al primo maggio, alla precarietà del lavoro che da anni mina gli ultimi dell'Italia. Questi temi, a forte connotazione politica, insieme al necessario accenno alla scuola e all'istruzione (mi ha fatto molto piacere sentire parlare di istruzione, soprattutto se inserito nel cuore di un discorso), alle vittime di Nassirija (vittime non solo "del terrosismo", ma "della guerra") mostrano l'anima di sinistra, laica, e "resistente" dell'uomo Bertinotti.

http://vocativo.splinder.com/post/7904433#comment

maggio 06, 2006  
Blogger Otimaster said...

Martin non faccio mai pubblicità ai miei post nei blog altrui, ma ricordo che fosti tu ad indicarmi dove trovare online la bellissima canzone su Quattrocchi, spero di ricambiare consigliandoti di passare da me dove potrai scoprire come scaricarne una altrettanto bella su Nassiriya.
Un forte abbraccio.

maggio 06, 2006  
Blogger Martin Venator said...

Anonimo: "straordinario il passo del pellegrinaggio verso le montagne, le carceri, dove sono morti i nostri partigiani"....
peccato che nel passo il Presidente della Camera, si sia dimenticato di ricordare il pellegrinaggio alle foibe e ai luoghi del dolore dove sono morti migliaia di italiani innocenti uccisi dai partigiani comunisti(e molti a pace avvenuta), i sacrari dove riposano i giovani della Rsi, italiani anche loro se non erro (in nome della vera riunificazione nazionale) e i cimiteri dove sono raccolti i resti delle migliaia di soldati anglo-americani caduti in Italia (perché mi pare che il nazismo e il fascismo lo abbiano sconfitto loro, se non ricordo male). Per Bertinotti l'unità nazionale si fa con i transgender.
Per conto mio, e senza torcicollo, tengo nel cuore un viaggio fatto 3 anni fa, con quasi 200 amici, tra cui la piccola Giorgia, al sacrario di El Alamein, dove i figli d'Italia onorarono questo paese. Quel tricolore di 30 metri che fece sobbalzare il console italiano e commuovere il vecchio Amhid, l'ascaro guardiano... io lo regalerei a Bertinotti, per ricordargli che l'Italia è un amore troppo grande per lasciarlo svuotare dalla retorica e dalla banalità dei suoi discorsi.

maggio 07, 2006  
Blogger Martin Venator said...

Per Oti:
fatto..apena posso linko... grazie e un abbraccio a te.

maggio 07, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Grande Giorgia!!! In bocca al lupo!

maggio 08, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Che peccato il ricorrere di questo aggettivo, "piccola": come direbbe il mio direttore, l'Italia è forse l'unico paese nel quale ci si può permettere di definire tale una donna di trent'anni. Eppure, quando la corsa per la Presidenza del Consiglio è tra due settantenni, e la prima candidatura per la Presidenza della Repubblica è per il rinnovo del settennato di un ottantenne non c'è forse molto da stupirsi. Credo che l'onorevole Meloni - senza false confidenze, come non me le permetterei con i suoi colleghi maschi o più anziani - farà bene, senz'altro più efficacemente e lucidamente (e spero meno retoricamente) del presidente che si trova ad affiancare. A lei il mio augurio.
CJ

maggio 09, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Grande Giorgia! Fatti valere, ci sono tanti giovani su cui puoi contare, non te li scordare.
Sono loro la tua forza.

F.T.mc

maggio 16, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Giorgia dice sempre che e' piccola come un hobbit. Cosi' in un marasma di razze (partiti) pronte a scannarsi per un ruolo di potere, a lei come a Frodo e' stato consegnato l'Anello. Per custodire il potere senza esserne inebriati. Ne sara' degna? Io ci credo.
Elifas

maggio 17, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Oggi ci siamo indignati, come italiani ma soprattutto come persone intellettualmente oneste, di ascoltare il commentatore che affiancava la giornalista Monica Maggioni nella telecronaca della parata del 2 giugno. Non faceva altro che ripetere i nomi degli esponenti del nostro nuovo Governo che venivano inquadrati, omettendo di menzionare Giorgia Meloni che stava al fianco di Rutelli.
Le cose sono 2 e non sappiamo quale sia la peggiore:
o è ignoranza (il commentatore credeva che Rutelli si fosse portato dietro la nipote?) o c'è mala fede (e purtroppo temiamo proprio questo: che seguisse direttive ben precise).
La manipolazione dell'informazione va combattutta da qualsiasi parte venga commessa.
Ammiriamo le persone per i valori di cui sono portatori, a qualunque corrente esse appartengano. Solo con il dialogo costruttivo possiamo sperare di fare qualcosa per il nostro Paese e non usando i mezzucci che condanniamo negli altri. La pagliuzza e il trave ricorrono sempre. Grazie per l'ascolto, Anarca, è un piacere seguirti perché sei sincero e onesto nel tuo impegno.

Dolly e Milo

giugno 02, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Martin, un ragazzo morto ad El Alamein vale come una donna che combatteva sulle montagne contro i nazifascisti, e come quella di qualsiasi uomo.
Ma, a livello istituzionale, ISTITUZIONALE, non umano, è condivisibile concedere un maggiore trasporto nel ricordare chi, bene o male, ha difeso -nei fatti e volontariamente- il proprio Paese, da chi -volente o nolente, e non per questo meno dolorosa la sua morte- faceva la guerra ad un ignaro Paese africano.
Che ognuno possa giudicare cos'è "fare onore all'Italia". Per me, è usare la violenza solo per difenderla; per qualcuno, come forse te, fuor d'ironia (davvero) può essere il suo successo militare all'estero. Che ognuno possa giudicare. Sempre in pace.
Ciao

giugno 19, 2006  
Blogger Martin Venator said...

caro anonimo... sempre in pace ti rispondo che fare onore all'italia significa non violentare la memoria di chi si è sacrificato per essa. Alla donna o al partgiano che combattevano i nazifascisti in montagna io affianco i giovani della Rsi che difendevano un'Italia che per molti ancora c'era... anche se in realtà oggi sappiamo che non c'era già più. Ai partigiani rossi io affianco i partigiani bianchi (cattolici, monarchici, liberali) che combatterono il comunismo titino che si stava impossessandosi di un pezzo del nostro paese
(grazie al tradimento di buona parte dei patigiani comunisti italiani).
I ragazzi di El Alamein raccontano una storia diversa troppo complicata per chiuderla in un post.
I giovani ascari sepolti con loro nella moschea vicino al Quattara... sono caduti (pensa te) con il tricolore ed Amhed, l'anziano ascaro che oggi custodisce quella moschea, si mette sull'attenti al nostro inno e sulla sua tunica bianca al sole del deserto ha messo una fascia tricolore...lui non se ne vergogna al contrario del tuo Presidente della Camera... che si è dovuto nascondere dietro una spilletta arcobaleno... per violentare l'imbarazzo che lo prende davanti alla nostra bandiera...che lui dovrebbe rappresentare.
E allora...cos'è la memoria?

giugno 23, 2006  
Anonymous Anonimo said...

grande giorgia la nostra freccia scgliata nel futuro....sarà un centro perfetto da condividere con tutti noi che la sosterremo......per semre.....franken

luglio 02, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Ottimo intrvento a la7 oggi, complimenti... Purtroppo in quest'Italia ormai zuppa di falsi buonisti rossi, di pseudopolitici filoislamici, di gente inutile che non sa difendere le proprie origini e la propria cultura xchè è più intenta a convertirsi affermando che così faremo "integrare" chi ne ha una diversa.... purtroppo in questa Italia è sempre più duro il lavoro di chi vuole e pretende l'orgoglio nazionale... x questo onore a te Giorgia. E questo detto da chi vive già in una regione autonoma e che se potesse la farebbe ancora più autonoma, ma l'Italia è il mio paese, l'Italia è nata dalle mie montagne e dopo di loro è la mia nazione.

settembre 23, 2006  
Anonymous Anonimo said...

nella sequela di morti enunciati precedentemente, voglio ricordare i nostri morti caduti nella difesa della finlandia aggredita da quei comunisti che oggi si dichiarano pacifisti
vai giorgia melone che erry potter sia con te

ottobre 12, 2006  
Anonymous Anonimo said...

ON.Giorgia Meloni Ti dò del tu poichè siam quasi coetanei (io classe74) ti ho ascoltata alla Cena Di AN al rist. Orso di Civitanova Marche e mi sei paciuta una Politica meno politica con poca demagogia ma diretta senza falsi convenevoli e perbewnismi ipocriti che spesso l'etichetta del momento costringono a adottare.
Complimenti sei Grande

novembre 26, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Vorrei sapere dove ha fatto il praticantato di giornalismo Giorgia Meloni, dal momento che anch'io sono della Garbatella e vorrei iniziare una carriera così brillante come la sua. PS: sei bellissima.

dicembre 11, 2006  
Anonymous Anonimo said...

HUAHAAHU A DEFICIENTI

marzo 20, 2007  
Anonymous Anonimo said...

HUAHAAHU A DEFICIENTI

marzo 20, 2007  
Blogger Martin Venator said...

ho capito, ho capito... vuoi essere dei nostri...

marzo 24, 2007  
Anonymous Anonimo said...

Non mi sembri tanto anarca...

maggio 13, 2008  
Anonymous Anonimo said...

vorrei farvi notare solo una cosa:
se andate su wikipedia e cercate Giorgia Meloni, nel suo profilo troverete scritto:
"..diplomata col massimo dei voti."

Ma sarà mica un patetico tentativo di far pensare (ai lettori poco attenti) che la Meloni è culturalmente qualificata?

No perchè, a mio avviso, un diploma di scuola superiore è il minimo sindacale per tutti, al giorno d'oggi....
figuriamoci per un ministro!!!

Ma tanto, il fondo l'avevamo già toccato con la Carfagna ministro per le pari opportunità...

ormai nulla più può stupirci

giugno 10, 2008  
Anonymous Anonimo said...

Perché, una laurea significa essere "culturalmente qualificati"?
A parte che cultura non è sinonimo di scolarizzazione, ma potrei citarti "elenchi telefonici" interi di laureati incapaci, ignoranti e spesso anche tronfi. Giorgia Meloni è una persona capace, preparata, intelligente e colta, e questo al di là del suo titolo di studio.
Come ho già fatto notare su altri blog dove ci si attaccava alla non laurea della Meloni pur di dar contro alla ministra della Gioventù, la particolarità del titolo di studio raggiunto, non ha mai fatto parlare né nel caso di Dalema né di Veltroni (giusto per citarne due tra i tanti), anche loro non laureati che hanno ricoperto o ricoprono cariche più prestigiose della Meloni. Quindi, perché questo accanimento sul titolo di studio di Giorgia? Semplicemente perché, come ho già scritto tempo fa da qualche altra parte, la Meloni è la prova provata che nella vita si può riuscire senza avere dietro alle spalle padrini influenti, amanti ricchi e famosi, famiglie facoltose e di peso, cognomi ridondanti. E' la prova che una giovane "qualsiasi" se ha grinta, capacità, volontà e intelligenza, ce la può fare. E questo toglie a parecchi suoi coetanei i tanti alibi che adottano soprattutto con se stessi quando si sentono inadeguati o falliti.
Quindi, ragazzi, rilassatevi e invece di perdere tempo a parlare male di Giorgia Meloni, pensate a fare bene quello che, evidentemente, non vi riesce.

andy

agosto 21, 2008  
Blogger nicol said...

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gennaio 14, 2010  

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