Il razzismo? Un'ideologia di sinistra
Marco Marsilio è un politico (e fin qui…); fa il consigliere comunale di AN a Roma e viene da un percorso che negli anni è riuscito a conciliare l’impegno politico, radicato nel movimentismo e nel sociale, con una profonda analisi culturale.
Perché parlo di lui? Innanzitutto perché è amico mio… e già questo basterebbe; poi perché è uscito, per le edizioni Vallecchi, un suo saggio di straordinaria efficacia, dal titolo “Razzismo, un’origine illuminista”: un’analisi storica dell’ideologia razzista e delle sue origini moderne e poco conosciute.
Ora, cosa succede se un giovane studioso dimostra che l’ideologia razzista in tutte le sue varianti (razzismo biologico, antisemitismo, eugenetica) è un prodotto del pensiero di sinistra? Un pa-ta-trac. Nella prefazione Gianni Scipione Rossi lo definisce un libro scomodo; e infatti lo è. Scomodo perché abbatte i luoghi comuni e consolidati che vedono il razzismo come un prodotto di un’ideologia circoscritta nello spazio e nel tempo… nella Germania degli anni Trenta e Quaranta. Scomodo perché ci permette di recuperare ciò che la cultura progressista ha volutamente rimosso, liberandosi dai propri sensi di colpa ed infilando dentro la follia del nazismo, quei 200 anni di pensiero razzista che è stato prodotto dalla sua classe intellettuale, dai suoi scienziati, dalle sue politiche e dai suoi modelli sociali. In questa maniera ha voluto esorcizzare il male come se esso fosse estraneo alla modernità… come se il razzismo fosse nato e morto con Hitler, dimenticando che esso è figlio di quella cultura positivista ed illuminista (moooolto di sinistra…) su cui si fonda la stessa degenerazione tecnocratica di oggi.
Colpisce sapere che Kant, l’apostolo di un neo-pacifismo d’annata, ai suoi tempi era famoso per un libro (oggi relegato tra le opere minori) dal titolo “Sulle diverse razze degli uomini” in cui affermava che i negri “puzzavano” per alcune particelle ferrose sull’epidermide. O che Voltaire, maestro di tolleranza e razionalismo, credesse che le donne “negre” spesso si accoppiassero con gli scimpanzè generando mostri.
Anche nella variante antisemita le sorprese non mancano. Spaventa leggere le parole di Lutero sugli ebrei “privati da Dio della ragione umana”, farcite di un antisemitismo mai conosciuto dalla Chiesa cattolica (cosa che spiega perché le peggiori degenerazioni antisemite siano sorte nei paesi protestanti). E che a fianco all’arcinoto antisemitismo di scuola germanica, esistesse un violento e radicato antisemitismo di sinistra che vedeva negli ebrei l’elemento sociale da eliminare tanto che il terribile Gobineau ci appare molto meno razzista di Marx e Proudhon. O che l’eugenetico Darwin invitava a non aiutare i deboli e i malati per non inficiare l’evoluzione delle classi umane superiori.
Insomma un viaggio interessante nei meandri delle cultura europea di due secoli fino ai giorni nostri, per arrivare a sapere che l’eugenetica moderna, associata indissolubilmente al nazismo, in realtà nasce e si sviluppa a sinistra, nelle leggi di sterilizzazione forzata e di selezione della razza dei governi socialdemocratici scandinavi, Danimarca, Norvegia, Svezia (paese dove rimase in vigore fino al 1975 con ininterrotti governi socialisti coinvolgendo oltre 63.000 individui).
E nel pa-ta-trac di luoghi comuni che questo libro abbatte, si scopre, seguendo l'analisi di Hanna Arendt, che fu proprio il pensiero conservatore, tradizionale e “di destra” , da De Maistre a Tocqueville (si proprio lui!) ad aver compreso il rischio insito in questa concezione razzista e nella riduzione dell’uomo a puro elemento biologico e materiale, il cui valore derivava dal colore della pelle, dall'ampiezza del cranio o dalla forma della mandibola.
E' importante leggere questo libro perché oggi l’Europa è attraversata da un nuovo razzismo. Non quello ridicolo degli stadi, delle ultime controfigure balorde di un nostalgismo da operetta. Ma quello vero prodotto dal relativismo sposato alla tecnica; c’è all’orizzonte una nuova offensiva eugenetica, figlia postmoderna dello scientismo illuminista, che pensa di fabbricare in laboratorio l’uomo nuovo, scartando gli esseri umani non congeniali ad una pretesa di normalità, violando la sacralità della vita e la dignità della persona.
Un’offensiva che l’Italia sta riuscendo ad arginare grazie, ad esempio, ad una legge sulla fecondazione assistita, civile ed equilibrata, che difende il desiderio di avere un figlio con la tutela della salute della donna e chiude fuori dalla porta qualsiasi tentazione di sperimentazione eugenetica. Una legge che qualche imbecille radicale e di sinistra e qualche grande scienziato che confonde l'embrione umano con lo scimpanzè, hanno cercato di abbattere attraverso un referendum che per fortuna ha visto sonoramente sconfitti loro e questo intollerabile razzismo travestito da falsa solidarietà.
Il razzismo di affermazioni come questa:
“Non dobbiamo cadere nell’assurda trappola di essere contro tutto ciò a cui Hitler era a favore (…) Sono fortemente a favore del controllo genetico del destino dei nostri figli. Vogliamo smettere di avere figli che facciano piangere i genitori (…)Un giorno i figli autistici potranno non nascere. Ogni volta che puoi prevenire la nascita di un bambino malato è un bene per tutti. Nessuna madre vuole un figlio nano”.
(James Watson premio Nobel per la medicina e scopritore della doppia elica del DNA)
O come questa:
“Nessun bambino dovrebbe essere definito come essere umano prima di essere stato sottoposto a un test che ne determini il corredo genetico. Se non supera il test, si è giocato il diritto alla vita” .
(Francis Crick, uno degli scopritori della doppia elica del Dna e premio Nobel per la medicina)
Il libro di Marco Marsilio ci aiuta a comprendere che il demone del razzismo non è stato sconfitto con la caduta di Berlino, anzi averlo rinchiuso in quel bunker è un’ipocrisia perché esso nasce più lontano, nello spirito della modernità positivista fondata dai philosophes…
ed oggi incarnato dai nuovi stregoni della tecnoscienza positivista…
... insomma nasce e si conserva a sinistra… un motivo in più per stare orgogliosamente dall'altra parte.
Perché parlo di lui? Innanzitutto perché è amico mio… e già questo basterebbe; poi perché è uscito, per le edizioni Vallecchi, un suo saggio di straordinaria efficacia, dal titolo “Razzismo, un’origine illuminista”: un’analisi storica dell’ideologia razzista e delle sue origini moderne e poco conosciute.
Ora, cosa succede se un giovane studioso dimostra che l’ideologia razzista in tutte le sue varianti (razzismo biologico, antisemitismo, eugenetica) è un prodotto del pensiero di sinistra? Un pa-ta-trac. Nella prefazione Gianni Scipione Rossi lo definisce un libro scomodo; e infatti lo è. Scomodo perché abbatte i luoghi comuni e consolidati che vedono il razzismo come un prodotto di un’ideologia circoscritta nello spazio e nel tempo… nella Germania degli anni Trenta e Quaranta. Scomodo perché ci permette di recuperare ciò che la cultura progressista ha volutamente rimosso, liberandosi dai propri sensi di colpa ed infilando dentro la follia del nazismo, quei 200 anni di pensiero razzista che è stato prodotto dalla sua classe intellettuale, dai suoi scienziati, dalle sue politiche e dai suoi modelli sociali. In questa maniera ha voluto esorcizzare il male come se esso fosse estraneo alla modernità… come se il razzismo fosse nato e morto con Hitler, dimenticando che esso è figlio di quella cultura positivista ed illuminista (moooolto di sinistra…) su cui si fonda la stessa degenerazione tecnocratica di oggi.
Colpisce sapere che Kant, l’apostolo di un neo-pacifismo d’annata, ai suoi tempi era famoso per un libro (oggi relegato tra le opere minori) dal titolo “Sulle diverse razze degli uomini” in cui affermava che i negri “puzzavano” per alcune particelle ferrose sull’epidermide. O che Voltaire, maestro di tolleranza e razionalismo, credesse che le donne “negre” spesso si accoppiassero con gli scimpanzè generando mostri.
Anche nella variante antisemita le sorprese non mancano. Spaventa leggere le parole di Lutero sugli ebrei “privati da Dio della ragione umana”, farcite di un antisemitismo mai conosciuto dalla Chiesa cattolica (cosa che spiega perché le peggiori degenerazioni antisemite siano sorte nei paesi protestanti). E che a fianco all’arcinoto antisemitismo di scuola germanica, esistesse un violento e radicato antisemitismo di sinistra che vedeva negli ebrei l’elemento sociale da eliminare tanto che il terribile Gobineau ci appare molto meno razzista di Marx e Proudhon. O che l’eugenetico Darwin invitava a non aiutare i deboli e i malati per non inficiare l’evoluzione delle classi umane superiori.
Insomma un viaggio interessante nei meandri delle cultura europea di due secoli fino ai giorni nostri, per arrivare a sapere che l’eugenetica moderna, associata indissolubilmente al nazismo, in realtà nasce e si sviluppa a sinistra, nelle leggi di sterilizzazione forzata e di selezione della razza dei governi socialdemocratici scandinavi, Danimarca, Norvegia, Svezia (paese dove rimase in vigore fino al 1975 con ininterrotti governi socialisti coinvolgendo oltre 63.000 individui).
E nel pa-ta-trac di luoghi comuni che questo libro abbatte, si scopre, seguendo l'analisi di Hanna Arendt, che fu proprio il pensiero conservatore, tradizionale e “di destra” , da De Maistre a Tocqueville (si proprio lui!) ad aver compreso il rischio insito in questa concezione razzista e nella riduzione dell’uomo a puro elemento biologico e materiale, il cui valore derivava dal colore della pelle, dall'ampiezza del cranio o dalla forma della mandibola.
E' importante leggere questo libro perché oggi l’Europa è attraversata da un nuovo razzismo. Non quello ridicolo degli stadi, delle ultime controfigure balorde di un nostalgismo da operetta. Ma quello vero prodotto dal relativismo sposato alla tecnica; c’è all’orizzonte una nuova offensiva eugenetica, figlia postmoderna dello scientismo illuminista, che pensa di fabbricare in laboratorio l’uomo nuovo, scartando gli esseri umani non congeniali ad una pretesa di normalità, violando la sacralità della vita e la dignità della persona.
Un’offensiva che l’Italia sta riuscendo ad arginare grazie, ad esempio, ad una legge sulla fecondazione assistita, civile ed equilibrata, che difende il desiderio di avere un figlio con la tutela della salute della donna e chiude fuori dalla porta qualsiasi tentazione di sperimentazione eugenetica. Una legge che qualche imbecille radicale e di sinistra e qualche grande scienziato che confonde l'embrione umano con lo scimpanzè, hanno cercato di abbattere attraverso un referendum che per fortuna ha visto sonoramente sconfitti loro e questo intollerabile razzismo travestito da falsa solidarietà.
Il razzismo di affermazioni come questa:
“Non dobbiamo cadere nell’assurda trappola di essere contro tutto ciò a cui Hitler era a favore (…) Sono fortemente a favore del controllo genetico del destino dei nostri figli. Vogliamo smettere di avere figli che facciano piangere i genitori (…)Un giorno i figli autistici potranno non nascere. Ogni volta che puoi prevenire la nascita di un bambino malato è un bene per tutti. Nessuna madre vuole un figlio nano”.
(James Watson premio Nobel per la medicina e scopritore della doppia elica del DNA)
O come questa:
“Nessun bambino dovrebbe essere definito come essere umano prima di essere stato sottoposto a un test che ne determini il corredo genetico. Se non supera il test, si è giocato il diritto alla vita” .
(Francis Crick, uno degli scopritori della doppia elica del Dna e premio Nobel per la medicina)
Il libro di Marco Marsilio ci aiuta a comprendere che il demone del razzismo non è stato sconfitto con la caduta di Berlino, anzi averlo rinchiuso in quel bunker è un’ipocrisia perché esso nasce più lontano, nello spirito della modernità positivista fondata dai philosophes…
ed oggi incarnato dai nuovi stregoni della tecnoscienza positivista…
... insomma nasce e si conserva a sinistra… un motivo in più per stare orgogliosamente dall'altra parte.
Etichette: fratelloembrione
41 Comments:
...non si finisce mai di imparare...
Carlitos
Certo il libro di cui tu parli solleva questioni importanti.
Peró bisogna ricordare che la scienza in sé é neutrale. Scoprire che il corredo genetico umano é contenuto nella doppia elica del DNA non porta logicamente all'eugenetica.
E' pure vero che, anche da scienziato/tecnologo e grande sostenitore del progresso, l'ingegneria genetica un po' mi turba: puó essere usata per il bene, ma ugualmente o forse anche piú per commettere atti orribili ed atroci.
Caspita! É davvero interessante e si spiegano molte cose...Fammici riflettere..
A me pare che tu abbia fatto una grande confusione.
Che l'illuminismo abbia prodotto idee razziste non è certo una scoperta di oggi. Si è sempre saputo.
Dire inoltre che l'illuminismo è di sinistra non so proprio da dove l'hai preso.
Se l'illuminismo è di sinistra, la destra che cosa è? Per l'aristocrazia e la monarchia assoluta? Non mi pare proprio. Tra l'altro il Tocqueville che citi tu si pone nella tradizione dell'illuminismo.
L'illuminismo ha creato quello stato moderno e liberale nel quale viviamo. Il concetto di libertà politica e di pensiero (di cui Tocqueville è stato un grande esponente) è un concetto illuminista. Mi pare che tu abbia fatto un po' di confusione tra il conetto di progressismo e quello di illuminismo.
Mettere poi Lutero tra gli illuministi non ha proprio senso. L'illuminismo è infatti una corrente del pensiero europeo nata a metà del '700.
Lutero è vissuto nel '500. E come uomo del cinquecento aveva una visione dell'ebraismo di stampo ancora medioevale.
Che poi (e mi spiace deluderti di nuovo) le nazioni storicamente più antisemite sono tutte cattoliche: Austria, Polonia e Francia.
In Germania la zona più antisemita è la Baviera, tradizionalmente cattolica. Tant'è che i campi di sterminio nazisti vennero costruiti quasi esclusivamente in Baviera (come Dachau), Austria (come Matthausen) o in Polonia (come Auschwitz)
Nessuno storico sosterrebbe inoltre che il razzismo fosse legato solamente al nazismo tedesco. Se hai letto la Arendt saprai infatti quanto spazio dedica al caso Dreyfuss, che si svolse in Francia trent'anni prima che Hitler andasse al potere.
Va ricordato inoltre che fino alla guerra civile negli Stati Uniti del Sud era in vigore lo schiavismo. Uno schiavismo che si differenziava da quello praticato dagli antichi romani: per i romani infatti la schiavitù era uno status legale (chi era schiavo poteva smettere di esserlo per legge), mentre quelli americano era uno schiavismo su base razziale (i neri dovevano essere schiavi per forza).
Se hai letto la Arendt, insomma, dovresti sapere che il razzismo nasce da una costolla del pensiero illuminista che si va ad incastrare su tradizioni più antiche.
E noi ci stiamo con orgoglio dall'altra parte, mi permetto solo di aggiungere che se in Italia certe derive vengono ancora tenute lontane, è anche per merito della presenza di Santa Romana Chiesa nel nostro paese.
Un caro saluto
Sono d'accordo con l'anonimo che ha commentato alle 20.01: perché illuminismo=sinistra?
Caspita! MI hanno fatto molto riflettere alcune affermazioni di Fassino al faccia a faccia con Ferrara ai tempi del referendum sulla procreazione assistita. Ad un certo punto Fassino ha detto che le analisi al feto eviterebbero la nascita di bambini malati. Se questo non è razzismo.... Anche Hitler voleva la perfezione della razza ariana. Mi domando che differenza c'è tra i due, Hitler e Fassino? Forse, uno nella sua follia si è assunto la responsabilità di quello che faceva (ben lungi dal giustificare, per carità), Fassino e compagni mascherano la follia eugenetica in scientismo. Ma quanti interessi economici ci sono dietro a tutto ciò? Meno male che si vogliono tutelare le donne meno abbienti. Ipocriti!!!
> Scoprire che il corredo genetico umano é contenuto
> nella doppia elica del DNA non porta logicamente
> all'eugenetica.
no, ma cio' non toglie che Watson (e, meno, anche Crick) siano/siano stati degli insopportabili tromboni che non hanno perso occasione, come altri Nobel, di dire bestialita' su ogni cosa a loro tiro, e che il loro modello del DNA -perla rimasta pressoche' isolata nella loro carriera successiva- e' di dubbio merito in termini di etica scientifica e di originalita' (vedi alla voce "Rosalind Franklin").
e by the way grazie anarca per la segnalazione. mi pare una lettura interessante. che ci siano origini almeno almeno miste, e spesso sinistrorse (vedi l'unione sovietica), del razzismo moderno, e' cosa utile sapere per difendersi meglio, anche dai soliti maestri morali.
ciao - vincenzo
...azz...è forte sto "Lungo"!!
Per motivi di "piazza" non ho potuto partecipare alla presentazione del libro, ma l'ho avuto 3 giorni prima della presentazione stessa e lo sto assaporando piano piano, mi permetterò di dire il mio pensiero sul mio blog appena finito...per quello che conta il mio pensiero...ovviamente ... azz..però è proprio forte stò "Lungo"!!
Davvero il mio commento era così immondo da meritare di essere eliminato? Sono, diciamo così, leggermente sorpresa perché in anni che frequento i blog è la prima volta che mi capita una cosa simile. E' immondo ricordare che Hitler era cattolico? E' immondo ricordare i francescani che giravano per l'Europa a predicare odio antiebraico e scatenare pogrom? E' immondo ricordare i trecento francescani che andavano personalmente a far strage di serbi ed ebrei nei campi di sterminio croati con le armi benedette dal neo-santo arcivescovo Stepinac? E' immonda la verità? Comunque non si preoccupi il signor padrone di casa: questa è l'ultima volta che mi permetto di disturbare.
Ciao Barbara… mi dispiace ma dev’esserci stato un equivoco… o un errore.
Il problema e’ che non ho censurato alcun tuo post… non avendolo neanche mai letto.
Ritorno oggi sul mio blog dopo giorni di assenza forzata, leggo la tua replica e mi accorgo che sulla posta elettronica c’e’ un tuo commento di sabato. Il problema e’ che a me risulta che lo hai cancellato tu.
Non l’ho fatto io, sia perche’ non e’ nella mia natura cancellare i commenti (un anarca per definizione non censura e se hai la pazienza di navigare sul mio blog ti accorgerai che ci sono commenti pesanti in alcuni casi): sia perche’ vengo da una cultura politica che per decenni e’ stata censurata… quindi figurati se mi metto a censurare io.
Il tuo commento, che in buona sostanza ripeti nella replica, non e’ affatto immondo e purtroppo racconta una storia nota: il pensiero occidentale e’ stato attraversato da una poliedricita’ tragica: francescani antisemiti, nazisti cattolici e pagani, protestanti infiammatori di streghe ed eretici, giacobini tagliatori di teste di poveri contadini che non si volevano inginocchiare davanti alla dea Ragione, comunisti filantropi e stalinisti, liberali ed illuministi selezionatori di razze superiori… insomma un frullato di drammi ed orrori che ha accompagnato secoli di storia.
Ricordo solo il coraggio dell’amore di un vecchio papa malato che ebbe il coraggio di chiedere scusa al mondo per gli orrori commessi dalla sua Chiesa… in un ‘900 che ha conosciuto milioni di martiri cristiani. Aspetto con ansia che nazisti, giacobini, comunisti, protestanti, illuministi chiedano scusa per i loro…(in realta' quello che dico racchiude la banalita' di cercare di semplificare una storia comlessa e contraddittoria). In questo post m'interessava non fare l'elenco di chi e' stato piu' cattivo nella storia... ma provare a dire che il razzismo diventa ideologia applicata in maniera sistematica con la modernita'... non penso di esserci riuscito.
Per il resto mi dispiace veramente per l’equivoco e per riparare l’anarca t’invita a scrivere un post sull’argomento che sara’ lieto di ospitare nel suo monolocale alla periferia di Tocque-ville. Puoi scrivere di tutto e su tutto (ci mancherebbe!)… tranne contro la magica Roma… questo no…non e’ concesso… :-)
Allora, ricapitoliamo. Sono venuta qui e c'erano 10 commenti. Ne ho scritto uno io ed era l'undicesimo. Ho riaperto i commenti e ho controllato (detesto fare errori di battitura, ma qualche volta capita di farne, epr cui quando ho tempo riapro e controllo, e se trovo errori faccio un altro commento pe rrettificare). Sono tornata qualche tempo dopo e c'erano 10 commenti: il mio non c'era. Sono tornata ancora una volta e c'erano 12 commenti, con l'undicesimo che riportava la dicitura che si può vedere ora. Qui non so come funzioni, sul cannocchiale i commenti possono essere cancellati solo dal titolare del blog, quindi mi è parso ovvio che lo avessi cancellato tu. Tu dici che sono stata io, solo che io non ho la più pallida idea di come si faccia a cancellare un commento. Prendo comunque atto del fatto che c'è stato un equivoco, non si sa come, non si sa perché.
E' un argomento molto difficile da affrontare in poche righe.
La purezza della razza è aberrante come concetto, ma ci sono malattie che consentono una vita non-vita e allora che si fa?
Il problema è che un adulto può decidere mentre la vita del bambino dipende dalla decisione di altri che sia la madre che decide di abortire o il medico che stacca la spina. Molti spunti di riflessione come sempre nei tuoi post.
un saluto:)
"ma ci sono malattie che consentono una vita non-vita e allora che si fa?"
Faccio cortesemente notare che questo è esattamente il ragionamento che ha portato il governo nazista a promulgare leggi che hanno consentito in un primo momento la sterilizzazione, successivamente la gassazione degli handicappati. Fra i quali inizialmente dovevano rientrare solo quelli gravissimi, ma in seguito vi sono rientrati anche quelli con qualche lieve ritardo mentale. Perché se l'idea è che non siamo disposti a tollerare l'handicap (noi, non gli handicappati: questo deve essere ben chiaro), è evidente - e perfettamente logico - che si tende sempre più alla perfezione. Una volta partiti, diventerà perfettamente logico eliminare i daltonici, gli strabici, quelli con un soffio al cuore, quelli con le gambe storte ...
per zizzii': spero di risponderti nel prossimo post
per barbara: testarda eh? :-))).. allora, io sono l'amministratore del blog. Se decido di cancellare un tuo commento lo cancello e non rimangono tracce di sorta. Se invece resta la frase "questo post è stato eliminato dall'autore" vuol dire che lo hai cancellato tu... che sei l'autore...non io. Cmq non darti pena... sappi che qui non si censura niente (tranne eventuali eccessi di volgarita')... men che meno le idee... e cmq bentrovata.
Mi intrometto in questo simpatico siparietto tra Martin e Barbara... cara Barbara, ti confermo quello che ha detto Martin..l'ho sperimentato in prima persona... quando rimane la dicitura "cancellato dall'autore"...si intende l'autore del commento non del blog...
Conoscendo Martin..non interviene con la censura... al limite, per chi esagera interviene con la clava!!! :)
ad maiora
L'Anarca è romanista?!?!?!?! Se ne vanno sempre i migliori (grattati pure ;-)
E come avrei fatto per cancellarlo? Giusto per non rischiare che risucceda, visto che non ho la minima idea di come diavolo si faccia.
Il fatto è che io NON sono registrata e NON c'è nessun bidoncino da nessuna parte ...
ptss...barbara...il fatto stesso di avere un blog...e tu ce l'hai...vale come registrazione!
:-)
Ma io sono del cannocchiale, e qui commento come "altro" (come blogger non mi lascia commentare), e comunque l'unica cosa che sta sotto il mio commento è l'ora: nessun bidoncino-cestino-containerino della malora di niente!
un consiglio per l'anarca: siccome Barbara è de coccio, cancella tutti i suoi interventi.....
Grazie infinite per la comprensione. E per l'aiuto. E per la solidarietà. E per le informazioni. E soprattutto per la sconfinat fiducia. Nonché per le palle dimostrate dal signor anonimo.
barbara - quella che almeno si firma. E che non insulta.
ma ddaiiii barb...non prendertela...di solito gli anonimi sappiamo chi sono no?? sono i soliti sciacalletti targati csx che non perdono occasione per tacere!
Bello e possibile... E' quasi mezzanotte, ho appena spento la tv dopo aver visto uno stralcio dell'Antipatico con Belpietro, solo perché c'era ospite una mia amica, un piccoletta, molto in gamba, molto pepata che ha "stracciato" verbalmente (s'intende) la presidessa di non so quale facoltà di Romatre (una babbiona che non ricordava nulla di quello che le imputavano di aver fatto qualche mese fa... "non mi risulta", "non credo", "non mi sembra" rispondeva al giornalista che gli sciorinava sue frasi virgolettate tratta dall'Ansa).Bello e possibile cliccare sul blogdellanarca e deciso (per la prima volta) di lasciare un commento. IQualsiasi, tanto per vedere l'effetto che fa... Sono una patita della carta stampata e viaggio poco sulla rete. Che dire? Che conosco monets che conosce l'anarca che non censura nessuno...
Eowyn
El Tano
Sono di sinistra. Ho comprato e letto (non so quanti partecipanti al blog l’hanno fatto) il libro di Marsilio (senza sapere chi fosse l’autore). Mi è parso un mediocre tentativo di rigirare la frittata. Addebitare il razzismo moderno all’Illuminismo (considerato in più come sinonimo del pensiero di sinistra) e salvare il “pensiero cristiano” da questa macchia mi sembra operazione fallita. Nel libro ci sono evidenti omissioni (ad esempio la cacciata di ebrei e musulmani dalla Spagna dopo la Riconquista, l’attiva partecipazione delle Chiesa cattolica alla persecuzione degli ebrei, ecc,) e semplificazioni di comodo. Direi che, mentre per il pensiero illuminista e per quello di sinistra, marxista e non, le posizioni razziste rappresentano una contraddizione dei principi fondamentali di uguaglianza e giustizia, per il pensiero di destra ed estrema destra (compreso quello cristiano e cattolico: nei paesi ispanofoni ancora oggi la scoperta dell’America viene commemorata come “il giorno della razza”!!) è parte integrante e fondante. Tanto per dirne una, la schiavitù nelle colonie venne abolita dai giacobini, e ripristinata dal Termidoro. A questo proposito, se proprio ce l’avete su con l’Illuminismo leggetevi il romanzo storico dello scrittore cubano Alejo Carpentier “Il secolo dei Lumi”.
L’autore non distingue il pensiero di sinistra da quello genericamente progressista e positivista ottocentesco. E’ vero che ci sono state letture positiviste del marxismo, ma queste sono state contestate all’interno dello stesso movimento socialista e comunista. Quanto al razzismo, un genero di Marx, Paul Lafargue, era mulatto; moltissimi dirigenti comunisti erano ebrei (Marx era di origine ebraica, come Rosa Luxemburg e Lev Trotzky). La deriva antiebraica in URSS non viene da una presunta cultura positivista di Stalin, ma dalla rivendicazione nazionale e dal profondo dell’”anima russa”, che tanto piace agli anticomunisti russi. In Italia, la debolezza del pensiero positivista rispetto all’idealismo imperante non ha impedito la promulgazione delle leggi razziali, e solo pochissimi intellettuali, e di sinistra, si sono opposti ad esse. Se l’autore conoscesse un po’ meglio Marx ed Engels, non avrebbe citato, in modo oltretutto distorto, la “Questione ebraica”, ma lo scritto sul ’48 in Germania, in cui in effetti Engels esprime giudizi razzisti nei confronti dei popoli slavi.
Cari camerati, vi assicuro che a sinistra di queste cose si scrive e si discute da molto tempo, senza bisogno che ce la cantasse e suonasse (male) uno di voi.
P.S. A proposito di Chiesa cattolica, voi che vi riempite sempre la bocca con la patria, lo sapete che l’Unità d’Italia si è fatta NONOSTANTE il Vaticano, e la Destra storica l’ha costruita sulla pelle di migliaia di “briganti” e contadini meridionali, mentre almeno i giacobini, se pure hanno massacrato i vandeani, hanno dato la terra ai contadini francesi?
El Tano de nuevo.
Noto che non ci sono state risposte al mio messagggio precedente. Forse è troppo lungo e faticoso da leggere, o forse è più comodo baloccarsi con le pseudo scoperte delle pagliuzze negli occhi altrui piuttosto che riconoscere le travi nei propri?
Ti rispondo io che i libri non li ho letti.
Molto semplicemente, ho potuto constatare di persona come molti che si dichiarano di sinistra (abbastanza estrema a dire il vero) e "per il progresso" siano palesemente antisemiti e decisamente anticattolici.
Mi sembra che ebrei come Giorgio Israel abbiano una opinione abbastanza simile alla mia.
Ripeto: parlo per esperienza personale non per letture che ho fatto.
In ogni caso, se non ci credi, fatti una visita su qualche blog o forum e leggerai i commenti che vengono fatti ai cattolici, non al Papa, a Bagnasco, Ruini etc, no, proprio ai cattolici in generale, per la loro appartenenza religiosa.
Gli autori di questi commenti hanno tutte alle spalle la stessa matrice ideologica. E' un caso?
A casa mia, venire giudicati negativamente e insultati per la propria appartenenza religiosa rientra perfettamente nella definizione di razzismo (in senso lato).
Situazioni che ho vissuto di persona poi sarebbero da raccontare perchè rasentano la follia.
Non dico che il razzismo sia solo da una parte: il problema è che, in questo periodo storico, appartiene principalmente a chi vorrebbe far credere di non avere colpe.
Ripeto: situazioni vissute di persona.
Io la storia non la conosco molto (sono un informatico) però ritengo di saper ragionare bene.
Ho anche pensato molto a lungo (anni) a certi temi.
Non m meraviglio del contenuto del libro presentato dall'Anarca.
Partendo da determinate convinzioni (chiamiamoli pure assiomi) il razzismo non è altro che una conseguenza logica.
Non è solo questo. I discorsi dei vecchi e dei nuovi "illuministi" sono pregni di contraddizioni di ogni tipo. Ricordo quei tali (di sinistra ovviamente) che era anacronistico criticare Napoleone perchè aveva comunque portato in Europa e in Italia gli ideali dell'illumismo... gli stessi che se la prendono con Bush che vuole esportare la democrazia con le armi.
Sapranno anche tante cose ma ragazzi miei, quando mancano le capacità logiche più basilari non è cultura ma sterile nozionismo.
Non ho visto che l'ultimo commento risaliva a un anno fa...
è un ideologia di sinistra il razzismo?
Parlando dei giorni d'oggi io non trovo scandaloso due uomini che si baciano ed è giusto che abbiano i loro diritti,io non giudico le altre culture e non vado a bombardarle,io amo la parola toleranza e rispetto ma forse nel nostro occidente non sappiamo neanche cosa significa...
non so da che parte sto ma pensate ad un bambino che nasce senza un arto o senza una gamba costretto a soffrire per moolto tempo prima che la sua vita finisca ....cosa fai? lo lasci vivere? o gli togli lo strazio di una vita breve e dolorosa?
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