11 febbraio 2006

il razzismo della "nuova umanità"

...risposta tardiva alle obiezioni del post precedente...

Allora, proviamo a prendere le cose per quello che sono. Una provocazione serve a sbloccare dibattiti ingessati come quello sul razzismo, per cui Di Canio che fa il saluto romano in curva è un nostalgico della Gestapo, mentre il prof. Veronesi, che dice che un embrione umano è uguale ad un embrione di scimpanzè è un benefattore dell'umanità; e se Peter Singer afferma che la vita di una bambina handicappata ha meno valore di quella di uno scimpanzé sano, non lo rinchiudono in una gabbia ma gli danno una cattedra a Princeton e lo chiamano filosofo.
C'è qualcosa che non funziona. La storia è strana perché si muove attorno ai luoghi comuni.
Dire che le origini illuministe del razzismo è cosa risaputa tra gli storici non vuol dire nulla se il senso della storia non diviene patrimonio comune. Chi ha studiato sa un sacco di cose... ma spesso non le dice. Per esempio chi ha studiato sa che buona parte delle leggende nere sulla Santa Inquisizione sono appunto leggende, inventate di sana pianta dalla storiografia protestante per sputtanare un po' la chiesa di Roma...eppure, recentemente, sul magazine del Corriere, si poteva leggere un articolo in cui una famosa giornalista (che come tutti quelli che studiano poco, parla molto) scriveva che la Chiesa si era macchiata di MILIONI di morti con la Santa Inquisizione….
Lasciamo perdere la stupidaggine se erano più antisemiti i tedeschi cattolici o quelli protestanti. Una gara nell’orrore non ha vincitori né vinti. I padri della Chiesa lo erano…antisemiti… ma per essi l’ebreo era convertibile alla vera religione e quindi aveva la possibilità del riscatto. Per Lutero no.
Anche il riferimento all’antichità è una stupidaggine. Nessuna civiltà antica ha mai elaborato una dottrina razzista. Per i Romani i barbari erano inferiori nel modello sociale, nei costumi, ma a nessun romano in toga sarebbe mai venuto in mente di immaginare una “soluzione finale” per i Goti o gli Unni; e se la schiavitù era elemento di equilibrio del sistema economico, ai barbari era però concessa la possibilità di romanizzarsi e quindi di accedere anche alle più alte cariche dello Stato e dell’esercito.
E’ solo con la modernità che il razzismo diventa ideologia, costruzione sistematica e lucidamente razionale di uno sterminio, legittimazione ideologica e scientifica della superiorità di gruppi di uomini su altri. Al di là della provocazione è ovvio che l’illuminismo (come la Nutella o Tex Willer) non è di sinistra… né di destra. Il problema è capire perché quell’onda anomala che avrebbe dovuto “illuminare” l’umanità liberandola dall’oscurantismo della religione abbia prodotto le oscurità atroci del ‘900; via dalla religione, via dai dogmi, via dalle verità rivelate… e dentro una modernità impazzita. Sia chiaro, oggi neanche noi beceri reazionari potremmo “non dirci illuministi”…esattamente come Benedetto Croce non poteva non dirsi cristiano…
Ma se l’illuminismo si sposa con il personalismo cristiano produce i diritti universali dell’uomo; se si sposa con il relativismo zapatero produce il nulla che avanza.
Oggi c’è o non c’è una cultura, un pensiero che immagina, promette ed auspica la superiorità
qualitativa di un uomo su un altro? C’è una cultura che dice che la vita di un bambino talassemico è meno dignitosa di quella di uno non talassemico? Possiamo non chiamarlo razzismo… piccola e grande ipocrisia che si cela dietro l’uso delle parole; possiamo rivestirlo di stoffa pregiata…di una bella seta umanitarista del cavolo che fa credere che affermazioni come questa di James Watson non siano follie razziste ma buoni propositi filantropici:
“Sono fortemente a favore del controllo genetico del destino dei nostri figli. Vogliamo smettere di avere figli che facciano piangere i genitori (…) Un giorno i figli autistici potranno non nascere”.
Ma questa cultura c’è… drammaticamente diffusa, imposta da élites culturali e difesa dai nuovi titani della tecnoscienza. Allora una domanda si pone: questo nuovo razzismo eugenetico, ancora presente nella nostra società… dove si colloca… al limite di quale pensiero? E’ evidente, in quella cultura relativista figlia impazzita dello scientismo… e dell’illuminismo. Se il razzismo di ieri era figlio dell’illuminismo, il razzismo eugenetico di oggi ne è il nipote. Chi ieri misurava le mandibole e giudicava la superiorità di un uomo sull’altro sulla base della conformazione del cranio… oggi lo fa sulla base dell’analisi genetica scegliendo se un embrione è superiore all’altro. La deriva è la stessa… incardinata nella nostra cultura. Ed è una deriva molto, molto di sinistra.
Carmelo Porcu è un parlamentare; è affetto dalla nascita da tetraparesi spastica irreversibile: oggi, con la diagnosi pre-impianto, i bambini come lui non vengono fatti nascere…per salvaguardare i genitori dalla sofferenza (ovvio), per difendere loro da una “non-vita” (ovvio), per il bene di tutta la società (ovvio). Questo peloso amore che ama un’astratta umanità e non l’uomo… lui ce lo smonta:
“All’epoca in cui mia mamma mi portava in braccio, da piccolino, la gente che ci incontrava si commuoveva. ‘Oh poverino, questo bambino!’, le dicevano. Qualche volta anche esagerando, in maniera pietistica, ma comunque sempre esprimendo solidarietà. Adesso, al contrario, le donne come mia mamma (che sono delle donne-coraggio, donne che faticano in maniera sovrumana per portare avanti la vita dei loro figli disabili, che amano i loro figli e più sono disabili e più li amano) invece di sentirsi amate, ammirate o comunque di sentire la solidarietà degli altri, si sentono quasi rimproverate: ‘Perché hai messo questo figlio al mondo? Non c’hai pensato? Ti è sfuggita la situazione di mano?’. Io allora mi chiedo: perché non facciamo loro coraggio, piuttosto di scoraggiarle a fare nascere quelli come me? E poi qual è la giuria? C’è chi accampa la pretesa assurda di poter dire a un altro uomo: ‘Tu non sarai felice’”.
Insomma, da una parte c’è Carmelo Porcu, felice nella sua infelicità, vitale nelle sua “non-vita”, dignitoso nelle pretesa laicista di una esistenza non degna; dall’altra c’è il razzismo buonista ed umanitario di chi crede che aborto, eutanasia, selezione genetica siano misure della libertà individuale dentro una cultura che relativizza il bene e il male perché bene e male non hanno alcun valore.
Io, cattolico e ahimè di destra, credo nel principio personalista (cristiano e laico) per cui un essere umano ha valore ASSOLUTO in quanto tale, non se è allergico al polline oppure no...
Il prof. Bonicelli, illustre biologo illuminato e illuminista… e molto di sinistra crede che se
“s’intende per eugenetica la scelta di certi individui piuttosto che altri (…) si tratta di una pratica sacrosanta”.
Qui si gioca la battaglia contro il nuovo razzismo, contro l'impazzimento neo-iluminista… contro chi vuole costruire l'umanità che non c'è... il resto sono solo “chiacchiere e distintivo”…

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32 Comments:

Anonymous Anonimo said...

concordo, è questa la nuova fronteria dello scontro che vede insieme laici e credenti e tutti quelli che pensano che oggi una tecnica senza regole etiche sia più pericolosa del nazismo.

febbraio 11, 2006  
Anonymous Anonimo said...

"Tempo fa un giornalista di Panorama mi chiese come facevo, nelle mie condizioni, a cavarmela nella vita politica...", ha raccontato Carmelo Porcu di recente davanti a un'assemblea di Alleanza nazionale. "Gli ho risposto che da handicappato in politica non ho mai provato la solitudine...".

Eowyn

febbraio 12, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Bellissime parole cara anarca però...Io di fronte a casa mia ho una di quelle case protette(credo si chiamino così)in cui vengono seguiti gli handicappati gravi non autosufficienti,ti giuro che ogni volta che li vedo mi si spezza il cuore.Nella mia vita ho corso il rischio di avere un figlio così, io e mia moglie,con dolore,decidemmo per l'aborto.Per queste scelte si pagano dei prezzi enormi,ma scegliemmo per il nostro dolore senza costringere un'innocente ad vita vegetativa.
Carlo

febbraio 13, 2006  
Blogger Otimaster said...

"Io, cattolico e ahimè di destra, credo nel principio personalista (cristiano e laico) per cui un essere umano ha valore ASSOLUTO" in queste due righe che hai scritto ci sta buona parte delle ragioni per cui nutro tanto rispetto nei tuoi confronti pur non avendoti mai conosciuto, il bello è che ho percepito questi tuoi pensieri fin dal primo post che hai scritto, misteri della vita!
Sai mi hanno offerto una candidatura abbastanza blindata per il comune, sono molto combattuto non so se mi ci troverei in questa politica, il mio impegno ha subito un lungo stop ho preferito dedicarmi alla vita, il mio modo di agire e pensare si è fermato agli inizi degli anni 80 temo che mi sentirei fuori luogo fra questi politici del 2000.
Scusa se sono andato fuori tema.
Un caro saluto.

febbraio 13, 2006  
Blogger Martin Venator said...

ho conosciuto genitori che quel rischio lo hanno corso... non sono né peggiori, né migliori... non si entra nel dolore che è proprietà privata... e le scelte hanno il loro senso che non sta a noi giudicare. Il limite alla nostra forza è nella nostra libertà.
Ciò che bisogna temere è la cultura che fabbrica la vita in laboratorio e poi la distrugge se non risponde ai criteri richiesti... o la cultura che dice che un essere umano c'è solo se una donna decide che ci sia... soggettivismo assoluto che trasforma la donna in Dio
Preferisco far parlare quelli che la sofferenza la vivono addosso... come Loris Brunetta, talassemico:
“Io non voglio insegnare niente a nessuno, non dico che ho ragione io, non dico che non bisogna abortire, anche se sono cattolico praticante; non dico che una coppia non può scegliere di non avere un figlio talassemico, anche se io sono talassemico e felice di esserci (...) Dico soltanto che io sono qui, che noi siamo qui, non un'entità astratta ma una vita che non vale meno della vostra: la vostra di certo è perfetta, bellissima, ma a noi invece è andata così, e ci piace abbastanza”.

febbraio 13, 2006  
Blogger Martin Venator said...

per Oti: forse ciò di cui abbiamo bisogno è di qualcuno che si senta finalmente fuori luogo... per recuperare il luogo... e il senso del trovarsi.
Un abbraccio

febbraio 13, 2006  
Blogger vfiore said...

le scelta vanno rispettate, quella di carlo come quella di altri che forse avrebbero fatto diversamente, purche' ognuno si prenda le responsabilita' che ne derivano. ma rimane il fatto che un certo vento di eugenetica, curiosamente mista nazi-sinistra, spacciata come libertaria e avanzata, e' un'ingerenza inaccettabile nelle coscienze di ognuno. ciao - vincenzo

febbraio 14, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Si ho una magnifica figlia e la scelta la abbiamo fatta noi,in2.
Io personalmente ero contrario all'aborto ma come vedi la vita mi ha messo difronte ad una scelta vera,non solo teorica.Ho avuto, tanti anni fa', un'amico con gravissimi problemi,diciamo diversamente abile,ma la sua mente era di una profondità incredibile.Lui ateo ed anarchico era totalmente contrario all'aborto e lui era la dimostrazione che la vita vale la pena di essere vissuta anche quando il corpo è totalmente disabile:una bella lezione per noi,atei ed anarchici come lui,ma pieni di preconcetti ideologici.
Carlo

febbraio 14, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Per Oti Grazie per il rispetto peraltro contracambiato.In quanto alla candidatura vai e fatti sentire,chi viene realmente dalle battaglie ha tutti gli"attributi" per farsi capire senza dover assentire per forza alle direttive superiori.
Se una persona,di destra o di sinistra,è onesta ed in buona fede
è già a metà dello'opera.
Carlo

febbraio 14, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Caro Anarca ho letto buona parte dei tuoi scritti su questo blog e non sono daccordo quasi su nulla
però... sono costruiti benissimo, con una logica ferrea ed affascinante.Complimenti.Io provengo dal movimento anarchico dove ho militato per 10 anni(secoli fa') e come tu puoi intuire non ho molta simpatia per tutto quello che sa'di bolschevico,ma per tanti anni i miei compagni di strada si sono definiti comunisti senza rendersi conto che anche loro erano dei libertari che niente avevano a che fare con lo statalismo e l'autoritarismo e col mito della grande madre della rivoluzione proletaria.Io,tuttora mi considero un comunista libertario(sembra un'ossimoro ma non lo è)e trovandomi costretto moralmente al voto da questi anni di governo delle destre l'unico partito a cui posso avvicinarmi è Rifondazione perchè è l'unico,anche se di estrazione marxista,che abbia rimesso in discussione tanti anni di eperienze storico-sociali,fallimentari e no,che potrebbero ancora tentare di riportare l'Umanità verso un mondo con meno disegualianze e maggiore dignità. Carlo

febbraio 15, 2006  
Blogger Antonio Saccoccio said...

Ciao anarca ho scoperto per caso il tuo blog. Davvero interessante.
Se vuoi passa anche dal mio blog.
Ma soprattutto se non ne conosci ancora l'esistenza visita il multiblog Neo-futurista che abbiamo fondato a Gennaio.
Se ti ci ritrovi, sei il benvenuto trai membri.
ciao e a presto!
Antonio
http://liberidallaforma.blogspot.com/
e
http://neofuturistiitaliani.splinder.com/

febbraio 16, 2006  
Blogger Martin Venator said...

Per Carlo: comunista e libertario non e' un ossimoro... assolutamente... e' un programma inquietante quanto basta.
Non ho capito quali sono le "esperienze storico-sociali,fallimentari" cui ti riferisci: le uniche che conosco sono quelle del comunismo ... dovunque si e' incarnato... in qualsiasi latitudine e longitudine si sia manifestato... con il cumulo di orrori che ha prodotto.
Continuo a diffidare di quelli che sccrivono "Umanita'" con la U maiuscola... ma non me ne volere...e' una deformazione. Per me esiste l'uomo incarnato in una memoria e in una identita'... l'umanita' viene dopo e puzza di astrattezza... di quell'utopia balorda che in questi 2 secoli in nome di un'astratta umanita' si e' dimenticata degli uomini... e ancora oggi se ne dimentica in Iran come a Cuba, come in Cina.

Per Antonio: grazie dell'invito... verro' quanto prima.

febbraio 16, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Ecco la mia frase preferita: "le scelte hanno il loro senso che non sta a noi giudicare. Il limite alla nostra forza è nella nostra libertà". Mi sembra che il nocciolo della questione sia: la minaccia che dobbiamo fronteggiare è nel passaggio - lieve e impervio - da una libertà a una cultura; la prima, necessariamente esente da giudizio; la seconda, tutt'altro.

OT: Sono affascinatissima dall'idea del blog neo-futurista, mi precipito a visitarlo!
CJ

febbraio 17, 2006  
Blogger Martin Venator said...

sai cj, il mio vecchio professore di storia delle religioni all'università avrebbe detto: il passaggio tra ciò che è dato e ciò che è voluto...

febbraio 17, 2006  
Blogger fc said...

Ciao MV. Sei sempre una gran bella lettura. Figuriamoci quando la penso come te...

febbraio 23, 2006  
Blogger Catone Il Censore said...

Concordo pienamente, l'analisi di Martin Venator si dimostra sempre lucida e caustica...
Un po' affrettato a mio parere il giudizio su Peter Singer. Ma non si può essere d'accordo su tutto...

febbraio 24, 2006  
Blogger Martin Venator said...

Ciao FC. Sei sempre una delle mie più belle letture. Il mio problema è che la penso quasi sempre come te...

Cato hai ragione: su Peter Singer dovevo essere un po' più duro...

febbraio 26, 2006  
Anonymous Anonimo said...

aarruolatevi con i paramilitari o fatrevi un giro nelle università nelle fabbriche o nei mercati......mi fate ridere ma se foste maggioranza mi vien da piangere ma nelle vostre nicchie potete dire e dare spazio ai vostri deliri nazionalamericani..
cambia nome pi anarca e un offesa a chi lotta per i ceti deboli no chi incita guerre di religione....
RICORDATEVI CHE IN ITALIA CI FU LA RESISTENZA E CI SARà ANCHE A I VARI MASSONI PERA MAFIOSI CUFFARò P2 RAUTI MUSSOLINI ALESSANDRA BOSSI CALDEROLI EECCC
MI VERGOGNO PER VOI

febbraio 27, 2006  
Anonymous Anonimo said...

"Nelle vostre nicchie potete dare spazio..." La resistenza non era, almeno così dicono, per la libertà e la democrazia, contro un regime che negava questi diritti? Oppure qualcuno l'ha intesa come uno strumento per sostituire un regime con un altro? Caro anonimo ognuno può dire tutto quello che gli pare ovunque... o no?

febbraio 28, 2006  
Anonymous Anonimo said...

si
ma tra il dire e il fare ce di mezzo il mare e facile appellarsi ai cannoni per le proprie frustrazioni di serve da regime qualunque sia senza mai essere liberi di non coprirsi dietro fronti occidentali ormai ammuffiti davanti alle televendite e ingordi di cibo e superfluo credo che ci deve essere sempre chi operi per non entrare a fare parte delle guerre dei ricchi s scapito di popolazioni senza esercito e ingrassa i produttori di armi e visto che il novecento ci e stato hitler stalin saddam bush stessa melma guerre in nome di dio cosi si sfrutta la crudulità l'ignoranza del popolo per mettere in campo deliri a scapito sempre dei disgrazzìiati sia militari che civili........ma ci sara sempre spartaco.e chi lotta per la liberazione da ogni forma di sopraffazione e sopruso

febbraio 28, 2006  
Blogger Martin Venator said...

tutto 'sto casino per dirci che ti chiami Spartaco???

febbraio 28, 2006  
Anonymous Anonimo said...

sai la tua idea mi puzza di un nuovo fascismo o di interventismo e ti ricordavo che gli spartaco sono tanti e ogni idea fondata sull'odio e destinata a piegarsi
non sei che un buco nell'acqua
un codardo che si chiama pure anarca
servo dei servi dei servi dei servi dei servi dei servi.......
buona fortuna con quel cervello da capra che ti ritrovi e non ti smarrire anarca e ee e e

febbraio 28, 2006  
Blogger Martin Venator said...

:-)... ti voglio bene fratello... love not war...

febbraio 28, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Non ho parole. Un post magnifico. Quello che direi io se sapessi scrivere in modo decente e fossi mentalmente lucido.

Anche la maggioranza delle risposte ai tuoi post sono intelligenti e sensate, segno del circolo virtuoso che si è instaurato in questo blog. E' un fatto più unico che raro.

Inoltre, a differenza di quello che farei io, dai pure risposte educate ed eleganti ai (rari) interventi farneticanti, come quello dell'anonimo di prima, una persona sprofondata in un abisso culturale di inusuale profondità.

Finora sei il migliore che ho letto e non lo dico solo perchè la pensi come me (praticamente sei me più sveglio) ma perchè hai una profondità di ragionamento, una chiarezza di pensiero e di esposizione notevolissima.

I tuoi articoli riescono a commuovermi e nello stesso tempo a darmi speranza.

Inutile fare altri complimenti altrimenti ti gongoli troppo :D, anzi, un appunto te lo faccio: dal punto di vista estetico il blog è un po' bruttino :D, ma va bene anche così.
Ciao.

maggio 06, 2007  
Blogger Martin Venator said...

Lo so che il blog è bruttino. Ma è un blog. Eppoi... sono bello io.
:-). Grazie per i complimenti

maggio 07, 2007  
Anonymous Anonimo said...

Si, probabilmente lo e

novembre 23, 2009  
Anonymous Anonimo said...

quello che stavo cercando, grazie

novembre 29, 2009  
Anonymous Anonimo said...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

novembre 29, 2009  
Anonymous Anonimo said...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

dicembre 02, 2009  
Anonymous Anonimo said...

La ringrazio per Blog intiresny

dicembre 02, 2009  
Blogger Karen said...

La Red Bull, all’atto della fondazione, ha previsto di investire nel club circa 100 milioni di euro in dieci anni[2] al fine di condurlo ai vertici del calcio tedesco, puntando apertamente (in prospettiva) a lottare per l’accesso alle coppe europee e per la vittoria della Bundesligamaglie calcio,
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agosto 13, 2016  
Blogger Karen said...

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