08 ottobre 2006

nubi di guerra su Israele… e dietro c’è la Russia

La guerra si sta avvicinando e per Israele sarebbe partito il conto alla rovescia. Il conflitto in Libano è stato solo un piccolo assaggio di ciò che dobbiamo aspettarci. Siria, Iran, Hezbollah, Hamas, stanno preparando la grande offensiva contro “l’entità sionista”. E’ questa, in sostanza la tesi inquietante, che Caroline Glick, ricercatrice del Center for Security Policy, pubblica su questo lungo articolo su The Jerusalem Post, denso di notizie e di analisi.
Ma ciò che preoccupa maggiormente in questa fase, sarebbe il ritorno ad un ruolo estremamente attivo nella regione, in appoggio alle ambizioni siriane e all’integralismo islamico, da parte della Russia di Putin. Scrive la Glick che "l’orso russo si è risvegliato dopo 15 anni di ibernazione. Sotto la leadership dell’ex capo del KGB Vladimir Putin, la Russia sta riaffermando la sua tradizionale ostilità verso Israele".
Diversi elementi confermerebbero questo. In questi giorni Mosca ha inviato in Libano ingegneri militari con il compito di ricostruire i ponti distrutti durante la recente offensiva dall’IDF. Mosnews, in questo articolo, rivela che a protezione delle operazioni, ci saranno circa 500 uomini dei battaglioni Vodstock e Zapad che sono parte della 42° divisione motorizzata che opera in Cecenia. Sono reparti speciali composti da ex ribelli ceceni ora integrati nell’esercito russo e comandati prevalentemente da ufficiali mussulmani (in modo particolare il comandante del battaglione Zapad è l’ex comandante ribelle ceceno Sulim Yamadayev). La cosa che preoccupa Israele è che l’operazione avviene fuori dal controllo Unifil basandosi su un accordo bilaterale tra governo libanese e russo come ha dichiarato il ministro della difesa russo Sergei Ivanov. Mosnews afferma anche che questa è la prima volta che soldati russi operano “apertamente” nel teatro medio-orientale, dato che nei decenni passati vi furono solo "consiglieri militari" inviati in Egitto e Siria ad addestrare gli acquirenti di armamento russo.
Non solo, ma durante l’ultima offensiva di Israele in Libano, Mosca avrebbe svolto un ruolo più che attivo nel supporto di intelligence agli Hezbollah. Oltre all’accordo che dal 2005 lega Damasco e Teheran nello sviluppo di postazioni SIGINT per il controllo del territorio (che Jane's Defence afferma prevedere altre due basi entro il 2007), i siriani hanno utilizzato ampiamente la tecnologia russa in Libano, il che spiegherebbe l’impressionante ed inaspettata capacità degli Hezbollah di contrastare l’esercito israeliano proprio nel campo della intelligence elettronica. D'altronde la denuncia anche di armamenti russi in dotazione agli Hezbollah, (come i famigerati missili anticarro Kornet che hanno causato perdite notevoli ai carri Merkawa) fu fatta da Israele già nei mesi scorsi (come riporta questo articolo di Mosnews dell'agosto scorso).
Inoltre la Russia è il paese che con più forza si oppone alle Nazioni Unite all'ipotesi di sanzioni contro il programma nucleare iraniano.
La Glick ricorda come la politica anti-israeliana della Russia non è cosa recente: nel 1967 fu l'Unione Sovietica a convincere la Siria ad entrare in quella che diventerà la Guerra dei Sei Giorni, presentando un falso rapporto di intelligence che prospettava l'imminente invasione della Siria da parte di Israele; ed anche nel 1973 furono i Sovietici ad incoraggiare Egitto e Siria contro Israele.
La Glick non risparmia critiche al governo Olmert di immobilità di fronte allo schieramento di truppe russo-cecene in Libano ed al fatto che non denuncia le attività di riarmo degli Hezbollah che già in questi giorni stanno avvenendo. Non solo ma anche i vertici militari, colpevoli della mediocre campagna di terra compiuta dall'IDF, sono sotto accusa nel suo articolo, tanto da affermare che punteranno a sottovalutare il pericolo siriano da nord per non ammettere il fallimento delle operazioni in Libano.
La conclusione della Glick è chiara: "Qualsiasi osservatore obiettivo di questa regione capisce che la tempesta della guerra sta rapidamente avvicinandosi. Con la benedizione di Mosca, Palestinesi, Hezbollah, Siria e Iran stanno fermamente preparandosi alla battaglia. Non c'è dubbio che Israele può resistere alla tempesta che arriva. Ma per farlo dobbiamo avere leader politici e militari che riconoscano ciò che si sta inesorabilmente avvicinando".

13 Comments:

Blogger Lucius de Geer said...

..bhè almeno c'è ancora qulacuno insieme agli USA che lascia stare matrici psichiatriche e si muove per gas, oleodotti, petrolio, zone d'influenza, porti, rotte...ammettiamolo, è tutto molto più "umano", come le reporter uccise per un pezzo..almeno ci si capisce qulacosa! Domanda: in mezzo a tutto ciò, la mastodontica UE, pagherà il doppio sia petrolio che gas o deciderà di fare qualche cosa?

ottobre 09, 2006  
Blogger Martin Venator said...

la UE? e cos'è?...

ottobre 09, 2006  
Blogger Lucius de Geer said...

utilitarismo evangelista no?!

ottobre 09, 2006  
Anonymous Anonimo said...

ed in tutto ciò il bel faccione di Prodi e il suo delfino-antagonista par time Baffetto D'Alema hanno pensato bene di mandare 3000 uomini al confine per una missione di "PACE" ( ma le bandiere arcobaleno che fine hanno fatto?). Non so se ridere o piangere..per ora rido, poi piangeremo tutti insieme

ottobre 09, 2006  
Anonymous Anonimo said...

il ruolo della Russia nella regione è inquietante; credo che se l'Europa non si sveglia e si riappropria di una dimensione occidentale a fianco degli Usa sarà veramente difficle mantenere uno straccio di stabilità in quell'area.
Carlitos

ottobre 09, 2006  
Blogger Hermes said...

si, tutto molto bello e lineare.
Peccato che non tiene per niente conto delle centinaia di migliaia di Israeliani con passaporto russo, e tantomeno del peso delle elite ebree nella Russia moderna.
La sapete quella sugli oligarchi? No?
ecco...
Ragazzi: piano con l'amarcord, la Russia di oggi NON è l'URSS.
E vendere qualche RPG ad Hezbollah non è creare nubi di guerra su israele.
Su, un po' più di profondità, per favore...

ottobre 09, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Questi venti di guerra non mi creano alcuna proccupazione e mi sembrate un po' cacasotto. Abbiamo Prodi che, insieme al nostro Pecoraro andrà a riempire di cioccolatini i cannoni israeliani. L'intelligence italiana ci comunica che Ikarus sta veleggiando minacciosamente insieme alla Garibaldi di fronte alle coste del Libano e che i Libanesi sono atterriti in quanto sanno come il timoniere spari terribili e fragorose cazzate. Alla disperata c'è sempre la Melandri che, essendo buddhista, può tentare la conversione degli Hezbollah. Dunque di che si preoccupa 'sta Glick?
Pieffe

ottobre 10, 2006  
Anonymous Anonimo said...

borghesi di tutto il mondoooo! circoncidetevi. Ehm no, non era così, però gli somigliava.
Pieffe

ottobre 10, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Corsi e ricorsi... Vabbè, lasciamo perdere. Non si tratta di riuscire o meno a vedere Israele come una povera realtà di coniglietti spaventati dall'orso dell'est, ma di capire quello che sta succedendo non tanto lontano da noi. Magari l'anarca esagera con i suoi trip geopolitici, ma sotto sotto ha ragione. Eppoi che gusto fare - almeno a chiacchiere - i paladini dell'entità sionista (proprio noi)... Intanto mi piacerebbe che qualcuno, a cominciare da me, rivedesse le sue posizioni modello "settembre nero", quando con una kefiah sulla pelle (e sul cuore) ci sentivamo rivoluzionari e trasparenti. Maledetta voglia di schierarsi, sempre dalla parte sbagliata!

ottobre 10, 2006  
Anonymous Anonimo said...

La maggior parte di voi prendeva ancora il latte,... ma io ricordo bene quando Pajetta diceva che tra la verità e la rivoluzione lui preferiva... la rivoluzione. Beh, da allora, a sinistra non è cambiato quasi nulla e purché una cosa sia antiamericana va sempre bene, come il Ramazzotti. Invece, nell'ansia di diventare centristi e di far concorrenza a Berlusconi, mi sa che a destra non si sa più bene chi ci deve stare.
Ergo, a rischio di frantumare le palle a Corto Maltese, torno a dire che non è nell'identità partitica, geopolitica, economica ecc., che si può ricostruire un vero movimento ideale, ma solo nel recupero di quel Sacro che, cara destra, ti sei giocata per un piatto di lenticchie, anzi, mi sa che ormai ti sei dimenticata cosa è.
Perciò, ben ti sta se il Dalai Lama viene accolto dalle bandiere dei sedicenti pacifisti e dal preside massone della facoltà di Lettere. Lui, l'Oceano di Saggezza, il Dalai Lama, forse non sa bene in che mani si sta mettendo, o forse lo sa e, come Totò, sta guardando fino a che punto i difensori della tradizione (ma de che??) vogliono far deteriorare le cose.
Ma noi dovremmo saperlo. E ben ci sta se i vari Terzani diventano leader oppiacei di un popolo nel quale neanche si riconoscono.
Destra, ti sei giocata i leader spirituali e quelli che hai ormai non parlano più. E chi glie lo fa fare? Le intellighenzie italiote parlano ormai solo sinistrese e gli unici giornali dove si trova un articolo di filosofia o di metafisica sono "La Repubblica" e il Corriere. Ci troverete scritte un sacco di fesserie sia d'ordine scientifico che metafisico. Ci troverete le castronerie del sedicente scienziato Odifreddi. Ma a destra non si trova più nulla.
E allora ben venga Israele con i suoi carri armati che hanno lo stesso nome del Carro di Dio, e ben vengano gli hezbollah.
E ricordando un vecchio slogan un tempo caro alla destra ma tenendo ben presente che la minaccia per le nostre terga si fa sempre più vicina mi viene da dire: "Culo, A NOI !!"
Affezionatamente vostro, nonostante tutto,
Pieffe

ottobre 11, 2006  
Blogger Robinik said...

[OT mode on]
Mi sono permesso di fare del Copyleft sul tuo termine Ca(pe)zzoni. Spero di non doverti pagare i diritti... Prodi mi sta spennando :D[OT mode off]

ottobre 11, 2006  
Blogger Lucius de Geer said...

Caro Pieffe...ti capisco, ma, non me ne volere, sono un po' più sottile di te...io, sottilmente!!, ho giustificato l'orso slavo...e, sempre sottilmente, ho condannato quelle brutte religioni levantine che, perdonami, di spirituale hanno proprio poco...se per te Destra sana vuol significare Hezbollah...bhè...forse è il caso di dare una ripassatina ai cattivi maestri;) Vale!

ottobre 12, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Grazie delle sottilissime sottigliezze, Corto Maltese e non te ne voglio affatto. Però di sottilissimo abbiamo già Fassino e non bisogna fregargli il primato; e grazie anche a Fausto. E chi li vuole gli Hezbollah! Ma siamo matti? Purtroppo il casino che fanno quei disgraziati (pardon, quei pilotati) tra religione e politica è assai peggiore della cesura drastica che noi abbiamo in corso per cui parlare di spiritualità è quasi peggio che evocare il diavolo!. Diciamo che preferisco ampiamente l'agnosticismo laico (che, per adeguarmi a Corto Maltese, trovo molto Fini, pardon fine) al fanatismo guerrafondaio.
Però, una sana ripassatina alla propria anima, oltre che alla storia, cara destra, non fa mica male! O no?
Pieffe

ottobre 12, 2006  

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