20 marzo 2006

il cavaliere e il dottor semmelweis

In Confindustria erano tutti lì a sistemare i pezzi sulla scacchiera… l’alfiere di qua, le torri all’esterno, i pedoni avanti. Pronti con le regole fissate, le mosse ordinate da tempo immemorabile, sempre quelle… guai a chi sgarra! Poi sono arrivati insieme… il Cav. e la sua lombosciatalgia… e il tavolo è saltato; una sana e goliardica gomitata e giù…i pedoni sono rotolati per terra.
Berlusconi ha fatto capire che c’è una differenza abissale tra un imprenditore e un padrone; che gli imprenditori sono quelli che hanno contribuito a rendere libero questo paese, che hanno costruito la ricchezza, che l’hanno diffusa, che hanno rischiato e raccolto per loro e per gli altri.
I padroni sono quelli che dietro l’imbroglio della concertazione questo paese lo hanno reso schiavo delle logiche sindacali, dei corporativismi, dei boiardi da seduta spiritica, dei partiti.
Berlusconi ha parlato agli imprenditori… Prodi ai padroni.
Da una parte il cuore, il dolore e la passione; dall’altra l’evocazione spiritica del grigiore dentro cui rischia di tornare la politica italiana.
Non è importante sapere se il Cav. ha sbagliato e dove ha sbagliato; è importante cogliere il senso di quel gesto… il senso del rifiuto di un gioco sporco che altera da 10 anni le regole della democrazia.
Bertinotti e Visco hanno detto che “Bevlusconi è stato vovgare” con la evve che in genere si usa nei salottini rivoluzionavi.
Io dico che Berlusconi è stato dannunziano. Quello scatto e quel “mi piace di parlarvi guardandovi negli occhi”… è vitalismo allo stato puro, da inserire dentro la Carta del Carnaro quando si parla de “l’uomo rifatto intiero dalla libertà”.

Oggi il potere si è rimesso in moto…non quello virtuale ma quello reale, immenso e trasversale che lega insieme i potentati economici e finanziari, l’informazione manipolata, il terrore giudiziario, il parassitismo sindacale e politico; quel potere che mette dalla stessa parte i gessati blu di Confindusttria e le Nike ai piedi degli sfasciavetrine dei centri sociali.
Oggi che i giornali sono partiti al contrattacco, oggi che l’ipocrisia del politically correct ha ripreso con le sue insopportabili prediche…oggi, quel gesto, ci piace ancora di più.
Perché la politica non è solo metodo, logica, geometria, addizione e sottrazione di consensi e alleanze. La politica è passione, amore, irrazionalità… briciolo di follia: ed in questi anni è stato il sogno di una rivoluzione incompiuta che Berlusconi ha incarnato nelle sue grandezze e nelle sue miserie.
Fassino ha detto che quello di Berlusconi è stato “il gesto di un uomo disperato”. Sbaglia: è stato il gesto di un "grande" uomo disperato. Perché la disperazione fuori dalla grandezza è solo dolore e sconfitta. La disperazione dentro la grandezza è poesia.
C’è un bisogno di verità in questo paese che il Cav. continua a tirare fuori dalla melma di ciò che non si dice, dell’odio elargito a piene mani, dell’ipocrisia di questo potere e dei suoi lacchè che sottoscrivono inutili appelli a una libertà che loro sono i primi a violare.
Come il destino incompreso e perseguitato del dottor Semmelweis raccontato da Céline… “egli fuggiva e temeva il pressappoco, voleva la verità tutta intera”.

E ora se volete, rimettete pure sul tavolo i vostri scacchi; per quel che mi riguarda la partita non è ancora chiusa… e non lo sarà anche se, il 9 Aprile, riuscirete a darci scacco matto.

19 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Splendido! Non molliamo!
Carlitos

marzo 20, 2006  
Anonymous Anonimo said...

...eh, se solo avessimo a destra un "dannunziano" vero come lui (sospiro)...

marzo 20, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Una rivoluzione incompiuta resta, a parte gli impeti romantici, una rivoluzione fallita. O tradita, se vogliamo evitare ogni autoassoluzione.
E anche gli avvertimenti sinistri (in tutti i sensi) circa i movimenti del "potere" (con la P maiuscola ?)somigliano un po' troppo al complottismo generalizzante (do you know Mr Clooney?).
Tra l'affrontare a testa alta la prevedibile sconfitta e giustificare qualsiasi boiata ce ne passa. D'Annunzio, per fortuna, era un'altra cosa.

Con affetto.

Arte et Marte

marzo 21, 2006  
Blogger valeforn said...

Linkare. Linkare

marzo 21, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Berlusconi ha dimostrato un grande coraggio, rompendo schemi consolidati in un ambiente pressato dal più rigoroso conformismo.
Berlusconi è riuscito a dare libero sfogo ad energie pure, proprie dell'Italia che vuole crescere, dell'impresa che è grinta e fantasia, rischio e imprevedibilità.
Sono segnali di un'Italia che pulsa, che vive, che ripudia il prodiano stato vegetativo.
Forse abbiamo qualcosa da imparare da Berlusconi... cominciamo, almeno, a riconoscergli il merito di credere nel gol quando si è sotto di parecchie reti.

marzo 21, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Bel post, Martin
Concordo con te
Io ormai ho attivato una specie di sutodifesa per valutare il modo in cui i media parlano del Berlusca: cerco di vedere i filmati originali senza commenti né sovrastrutture. In questo caso, dopo aver visto il filmato di Berlusconi in Confindustria, ho pensato: grande, grandissimo. Continua così.
Nel contempo ho pensato: domani tutti i giornali "democratici" trasformeranno questo innegabile scatto da primatista nella volgare protesta di un invasato. E così puntualmente è stato. Ormai ci abbiamo fatto il callo.

marzo 21, 2006  
Anonymous Anonimo said...

il libretto su Semmelweis se non erro fu anche la tesi di laurea in medicina di Céline...un'altro dei miei autori preferiti (al contrario di Berlusconi, che non rientra tra i miei politici preferiti, ma di cui riconosco la passionalità...)
Un saluto...

marzo 21, 2006  
Blogger Federico said...

Mi piace molto il parallelismo, comlimenti!

marzo 21, 2006  
Blogger Martin Venator said...

:-) piacere di ritrovarti inyqua. Si. Il medico Louis Ferdinand Destouches si laureo' nel '24 proprio con una tesi sul dottor Semmelweis... figura grandiosa e incompresa della medicin dell'800. Credo che tu la conosca bene.
Poi, divenuto Celine, ne trasse un libro straordinario ed evocativo...
se lo cerchi, trova l'edizione con il saggio di Ceronetti...
Un abbraccio

marzo 21, 2006  
Anonymous Anonimo said...

L'entusiasmo della verità......
La forza delle convinzioni.....
Nulla è concesso all'ipocrisia perchè questo è il momento delle scelte......
Un grande
Ermanno di Salza

marzo 21, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Anarca, ce l'ho già....:-))))
Ovviamente...;-)

marzo 21, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Ammetto che la grinta che Berlusca sta mettendo nella campagna elettorale è apprezzabile e va sostenuta.
A destra purtroppo mancano, a parte qualche caso isolato, uomini in grado di esporsi in quel modo: ci sono persone che abbondano di ragionevolezza, ma mancano di questa passionalità.
Tuttavia aldilà della forma, e dell'estetica del Gesto e dell'Azione, andrebbero approfonditi i contenuti.
E in questo caso parlare di rivoluzione per il Cav. mi sembra perlomeno azzardato
ps. e se anche fosse, esiste una sola rivoluzione che nn sia stata tradita o sia rimasta incompiuta?Forse rivoluzione è un termine ormai troppo abusato..

con stima

fabrizio

marzo 21, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Ma vedi tu... se devo votà a FI. nel deserto del polo...

marzo 22, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Giusto, sacrosanto. La partita è ancora aperta anche se non so se lo sarà ancora nel caso in cui il 9 aprile le oligarchie dovessero dare scacco matto al "Cavaliere del male". So però che dobbiamo fare di tutto perché NON SUCCEDA. Passaparola al mercato, conversazioni, forum telematici, interventi pubblici. Senza tracotanza, con la forza del buon senso, dell'amore per la nostra terra (grazie Fabrizio, merda la Sgrena!), con l'umiltà della destra e la passione vicentina di Berlusconi. Raccontiamo com'è triste e grigia questa sinistra italiana che dietro la faccia rassicurante di Rutelli in televisione mette in piedi recite teatrali nelle scuole elementari "contro Silvio", organizza assemblee studentesche a senso unico (vedi quella dell'altro ieri al liceo Mamiani di Roma) dove c'è il diessino, c'è il rifondarolo e "casualmente" manca il rappresentante della Cdl (che distratti!). Ha ragione Fetri non ci meritiamo di finire "insaccati nella mortadella",ha ragione Veneziani ("l'imbroglio è finito: da una parte sta il tribuno del popolo, dall'altra le oligarchie e i poteri forti", a voi la scelta, ha ragione Luca Ricolfi, apprezzato sociologo torinese (di sinistra) che mesi fa aveva avvertito i comapagni con il suo libro "La sinistra antipatica e la sindrome dei migliori".

marzo 23, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Ops, mi sono scordata di firmare. Ero io, Eowyn

marzo 23, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Ao speriamo che arrivi Gandalf...qui al fosso di Elm..

net

marzo 23, 2006  
Blogger Otimaster said...

Grazie dell'affettuoso interessamento Martin, si tratta solo di una diminuzione degli impegni pubblici in vista dell'arrivo di nuovi e lieti impegni privati.
Un abbraccio.

marzo 23, 2006  
Anonymous Anonimo said...

bè, che dire?
Letto oggi quel "la partita non è ancora chiusa… e non lo sarà anche se, il 9 Aprile, riuscirete a darci scacco matto" ha uno strano sapore, a metà tra la preveggenza e la premonizione...

aprile 16, 2006  
Anonymous Anonimo said...

omg, you're ridiculous...

settembre 13, 2006  

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